Ci sono partite che uniscono, che rievocano ricordi e rinsaldano amicizie che durano quasi da mezzo secolo. Nocerina-Palmese sulla carta sarà semplicemente una sfida di coppa Italia di serie D, ma in realtà farà rincontrare da avversari per la prima volta mister Sasà Campilongo e il dg Giovanni Pasquariello.
IL FILO ROSSO CHE LI UNISCE. Non è la citazione della canzone di Alfa ma il colore rosso fa parte della loro storia. Quella di Caserta e della Casertana. Ma anche il rosso (e nero) di Nocerina e Palmese. Amici da sempre che si ritroveranno uno difronte all’altro in un interessante antipasto del prossimo campionato di quarta serie.
RICORDI SENZA TEMPO. “Sasà è stato un giocatore immenso che avrebbe meritato anche la serie A”. Inizia così il suo racconto Giovanni Pasquariello a cui non basterebbe l’intera testata per raccontare il legame con Sasà-gol. “Eravamo insieme nelle giovanili della Juve Stabia, io più grande di qualche anno, ma c’è stato sempre un grande feeling. La sua carriera non ha bisogno di essere ricordata. Record su record, gol, imprendibile per gli avversari. Ha sfiorato più volte di giocare in A col Napoli. Da allenatore poi è arrivato fino in B e adesso me lo ritrovo contro (ride). Avrei tanto da raccontare sul mio amico Sasà, perché il calcio c’entra poco. Con lui c’è un legame intenso, vero”.
PASSATO E PRESENTE. Dopo la parentesi a Marcianise poi i due sono andati vicini nel 2010 a riformare una coppia vincente: “Poi non se ne fece più nulla perché l’allora presidente del Real Marcianise Salvatore Bizzarro decise di non proseguire nel calcio, ma in linea di massima Campilongo sarebbe stato l’allenatore di quel club. Che poi ironia della sorte la Nocerina fu ripescata e vinse il campionato andando in B…” Oggi Pasquariello riparte da una piazza storica come Palma Campania: “La nostra prerogativa è quella di salvarci e programmare il ritorno l’anno prossimo a Palma Campania in uno stadio completamente rimodernato. Il sindaco merita i complimenti perché sta facendo in modo che il calcio entro un anno tornerà in città. Contestualmente la dirigenza sta facendo un lavoro strepitoso autofinanziandosi e portando avanti il progetto. Il presidente Mario Russo ha creduto nel progetto dei soci e adesso siamo una bella realtà propositiva e pieno di entusiasmo. Tutti insieme stiamo dando vita ad un progetto che possa durare negli anni mettendo al centro della città la squadra di calcio cittadina. La Nocerina? E’ una corazzata, sicuramente la squadra da battere. Un test che ci permetterà di capire il lavoro fatto fino ad oggi: siamo una squadra costruita con un buon mix di giovani di prospettiva e giocatori esperti. Domenica sarà emozionante rivedere Sasà come avversario. Ci attende una stagione lunga e intensa in cui daremo tutto per onorare al meglio la Palmese e Palma Campania”.
DESTINO SEGNATO. A Castellammare la scintilla, a Caserta l’amicizia vera. Tra Campilongo e Pasquariello come detto fu subito feeling sin da giovani: “Un’amicizia nata in campo – racconta il tecnico – e che è continuata fuori, negli anni. Ci siamo visti anche con le famiglie, ci siamo ritrovati spesso a mare parlando inevitabilmente di calcio e ricordando tutti i nostri trascorsi. Non ci siamo mai persi di vista con Giovanni perché c’è una stima di fondo senza precedenti. E poi ci accomuna Caserta perché ho trascorso quattro anni da calciatore e altri da allenatore. Una sorta di filo conduttore che non si è mai spezzato”.
DERBY ROSSONERO. Quella di domenica sarà la prima ufficiale per tutti. I molossi partono favoriti ma Campilongo non si fida: “Queste partite sono test importanti per verificare quanto fatto durante la preparazione. E’ comunque un calcio estivo, un calcio fatto di carichi pesanti, di esperimenti, ma sicuramente noi vogliamo passare il turno per noi e tifosi. Abbiamo però tanto rispetto per gli avversari allenati da un grande tecnico come Di Costanzo e servirà massima attenzione. Giovanni? Ci saluteremo prima e dopo. L’amicizia, quella vera, va oltre il calcio”.








