Ospite di ‘Alè Casertana’, Marco Mancosu non dimentica la sua esperienza a Caserta e ricorda un particolare: quel rigore che valse i tre punti a gennaio di dieci anni fa contro la Salernitana. “C’era tanta pressione. Addirittura l’arbitro mi disse tiri il rigore e la partita finisce. Non ti faccio battere neppure la respinta. Era un contesto particolare con 6000 persone che mi spingevano. Oggi continuano a scrivermi il 6 gennaio ricordando quel giorno, facendomi gli auguri. E’ una sensazione incredibile. A Caserta, specialmente il secondo anno, mi sono accorto di essere diventato calciatore vero. E’ difficile forse da capire ma a con Caserta e la Casertana ho un legame speciale, forte, indissolubile”.








