FOGGIA – Restare immobile in tribuna per tre mesi chissà cosa gli ha fatto barcamenare in corpo. Per quasi novanta giorni Davide Merola è stato fermo per un infortunio, mai era stato bloccato per così tanto tempo: dal suo ritorno in campo è scattata la scintilla ed ora tutti si stanno accorgendo del nome di un talento che da anni doveva sbocciare. Da gennaio in poi il talento classe 2000 di Santa Maria Capua Vetere è esploso, tanto da mettere a segno 6 goal e 2 assist in 13 partite (una media di 1 rete a partita, che si aggiunge al primo goal in 10 presenze collezionato fino ad ottobre). Potenza, Palermo, Bari, Paganese e due volte Catania sono le squadre trafitte dal campioncino scuola Inter, che gode della stima incondizionata di Zdenek Zeman.
MAGIC MOMENT. Il curriculum del maestro boemo insegna che ha sempre puntato sui giovani e così ‘u bambinu’, così come è stato soprannominato dall’ex trainer di Roma e Napoli, è divenuto uno dei suoi pupilli prediletti. Un passaggio che sta avvenendo solo grazie all’abnegazione di Davide in ogni allenamento, ai sacrifici e ad una mentalità da professionista acquisita ad Appiano Gentile. Zeman non piace a tutti e non regala le stesse chances ad ogni giocatore: con Merola si è creato un rapporto sincero, di “padre e figlio”, una simbiosi che garantisce vantaggi ad entrambi. Il boemo vede vincere il suo Foggia, Davide Merola contribuisce con goal e prestazioni all’obiettivo di squadra e continua a coltivare il suo sogno di riprendersi quei palcoscenici che ha accarezzato: se continua come sta facendo, non saranno più un miraggio.
