Due gol fanno una prova, tre una conferma, quattro una certezza. Paride Pinna è entrato ufficialmente nella storia della Casertana come specialista nei calci di punizione. Tre perle da distanza siderale (a Brindisi col Francavilla, a Pagani e ieri sera contro il Rende). Un gran gol da fuori su azione la scorsa settimana contro il Matera. Un vero e proprio ‘cecchino’ a cui se lasci spazio rischi di trovarti col pallone alle spalle del portiere. La storia recente dei falchetti fa tornare indietro di qualche anno. I missili telecomandati di Pinna sono un po’ come le punizioni di Claudio Fermanelli. Rasoiate da qualsiasi posizione. La più celebre all’Arechi nel gennaio ’93 contro la Salernitana. Ma anche quel siluro scagliato nel settembre ’92 al Cibali di Catania. E ancora il 1° dicembre ’91 contro il Piacenza in serie B nulla da fare per Pinato. Specialista dei calci di punizione nello stesso anno c’era Davide Moretti (gran gol a Chieti) solo omonimo di Vincenzo che con la maglia rossoblù segnò sei gol in totale dal ’93 al ’95 e dal ’96-al 1998. Ma ricordiamo anche Mariano Marchetti dotato di un tiro davvero potente dalla distanza. Tornando ai giorni nostri, nove centri per Raffaele Corsale, altro specialista del genere ma con una tecnica diversa prediligendo la conclusione a scavalcare la barriera piuttosto che perforarla. Lo stile di Pinna invece è un mix con potenza e al tempo stesso classe. Un innesto di grande qualità per questa Casertana che vuole ancora fare strada nei playoff.
