La Casertana, a sorpresa, ha indetto una conferenza stampa per parlare della convenzione relativa al ‘Pinto’ ed ai risultati del campo. A rappresentare la società sono il socio Pasquale Corvino e il direttore generale Pannone. A prendere parola per primo è Corvino che inizia così: “In primis dobbiamo commentare la caparbietà della società che sta cercando di raggiungere un obiettivo che era inaspettato, grazie anche ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Però, c’è la questione del ‘Pinto’: noi siamo avviliti davanti ad una situazione che va avanti da un anno e non riusciamo a risolvere. La colpa è di una amministrazione che ha tanta buona volontà ma c’è tanta incapacità di chi occupa determinati ruoli. Ad agosto abbiamo cominciato a parlare di questa situazione, oggi siamo aprile ma non si muove nulla. Il tutto si perda nei meandri della burocrazia e quindi una società che vuole crescere non trova il riscontro che meriterebbe. Noi abbiamo chiesto un campo, è un nostro diritto. Però ora i nostri giocatori devono elemosinare campi per allenarsi. Abbiamo proposto di pagare noi determinate spese ma non è possibile perché le cose vanno troppo a rilento. Pretendiamo di avere più rispetto perché stiamo portanti avanti il nome di Caserta per l’Italia. Se le cose non cambieranno per fine campionato Lombardi e io non continueremo, poi sarà responsabilità dell’amministrazione fare la squadra. Siamo dispiaciuti per questo e continuo a ringraziare i tifosi, ma non ci danno nulla e questo è assolutamente avvilente. Ultimatum? Si lo è. Bisogna prendersi la responsabilità di dare una ciò che spetta a questa società. Ringrazio, però, l’assessore Russo perché si sta impegnando al massimo ed è avvilito quanto noi, le carte per andare avanti insieme non si sa che fine abbiano fare. È una situazione assurda. Al momento è una morte annunciata, ed è un peccato”.
