Il goal di Carbonaro al 93’ rende amaro il ritorno della Casertana in Serie C1 dopo ventuno anni di attesa. Davanti alla bellissima cornice del Pinto, i falchetti vengono raggiunti all’ultimo minuto di recupero dall’Aversa Normanna che fissa il risultato sul 2-2 finale. Derby emozionante tra le due uniche rappresentanti di Terra di Lavoro, che ottengono il loro secondo pareggio consecutivo nella nuova Lega Pro Unica. Quattro goal, grandi riflessi, acrobazie deliziose, un rigore segnato, un rigore fallito e risultato mai in cassaforte in un match che crea giudizi diversi nelle due opposte fazioni. Grande rammarico per il club del patron Lombardi, arrivato ad un soffio dall’acquisizione dei tre punti ma gelato dal goal rocambolesco degli aversani che hanno sfruttato nel migliore dei modi la superiorità numerica. Umore totalmente diverso, invece, per la Normanna che è riuscita a strappare il pareggio, quando ormai nessuno più ci sperava. Appuntamento ora a sabato prossimo per la Casertana che anticipa contro la Juve Stabia, mentre l’Aversa Normanna fa visita alla Salernitana.
PRE-PARTITA: Rispetto alle previsioni, il tecnico rossoblù Gregucci recupera Diakitè e lo inserisce in attacco al posto di Ricciardo, mentre Bianco viene preferito a Chiavazzo sulla fascia sinistra. 4-2-3-1 il modulo, con la coppia Carrus-Cruciani in cabina di regia. Sorpresa anche per Raffaele Novelli che lascia in panchina Ndiaye: al suo posto gioca Muro. L’ex trainer del Melfi si affida al classico 4-3-3, che in fase difensiva si trasforma in un robusto 4-5-1. Due gli ex della gara: Marano e D’Agostino, entrambi nel club dell’antica Casa Hirta, che però non fanno il loro ingresso sul terreno di gioco nell’arco della gara.
PRIMO TEMPO: Dopo 21 anni di astinenza, il pubblico casertano torna a respirare aria di Serie C1 (ora denominata Lega Pro Unica) ed il sostegno del pubblico non può che essere soffocante. 4.700 tifosi assiepano i settori tribuna e distinti dello stadio “Alberto Pinto”, mentre oltre 250 aversani non lasciano sola la Normanna nel tanto atteso derby casertano. Nei primi minuti le due squadre si studiano ed i tentativi sono per lo più velleitari. Prima De Vena chiama alla parata Fumagalli (3’), poi il suo collega di reparto Forte anticipa il traversone di Mancosu destinato ad Alessandro (7’). Centoventi secondi e Bianco crossa dalla sinistra: a centro area Alessandro gira di testa verso il secondo palo ma Forte si prolunga e con un gran colpo di reni devia in angolo (9’). La Casertana insiste e Mancosu batte un angolo per Murolo che stacca; la deviazione di Giovannini obbliga al nuovo corner dall’altro lato. Questa volta s’incarica della battuta Mancino che indirizza la sfera sul secondo palo, lì dove prende l’ascensore Murolo che si eleva in cielo e schiaccia di testa in rete. Si presenta nel miglior modo possibile il baluardo difensivo ex Juve Stabia e Real Marcianise che timbra il cartellino alla prima ufficiale al Pinto(13’). Neanche il tempo di esultare che un brivido scorre sulla schiena dei supporters locali. Contatto dubbio in area di rigore tra Carbonaro e Bianco che l’arbitro non ritiene presupposto per fischiare il penalty (14’). I normanni replicano bene allo svantaggio e vanno vicini al pareggio al 15’. Incursione di Papa che entra in area; poco prima di tirare, viene anticipato da Idda che rischia grosso ma la palla sfiora l’angolino, controllata da Fumagalli. Ancora ospiti pericolosi con il lancio di Papa per Capua sull’out destro, al cross Spessato che pesca Papa sul secondo palo ma il numero 10 ospite manca l’appuntamento con la sfera a pochi passi dalla porta (21’). La Casertana non riesce a mettere la testa fuori dal guscio e gli ospiti ci provano. Punizione dalla trequarti di De Vena che fa solo il solletico a Fumagalli (24’). Solo al 34’ i Falchetti tornano a mettere paura con il bolide di Mancosu che non inquadra lo specchio della porta. La partita potrebbe prendere una piega ben delineata al 35’. Dalla corsia destra Bruno imbecca Murolo che colpisce di testa: la sfera va ad impattarsi sul braccio largo di Capua e l’arbitro non ha esitazioni nel concedere il calcio di rigore. Veementi sono le proteste dei calciatori ospiti nei confronti del direttore di gara, il sig. Paolini della sezione di Ascoli Piceno, poiché il secondo assistente aveva sventolato la bandierina per la posizione di off-side di Murolo. L’arbitro, però, si assume tutte le responsabilità del caso e non cambia decisione, confermando il rigore per i falchetti. Dal dischetto si presenta Mancino che calcia angolato ma lento: Forte balza sulla sua sinistra e respinge in angolo (37’). Il pubblico di fede casertana si mangia le mani per il raddoppio mancato e deve astenersi dal ritenere chiusa la gara. Nuova adrenalina, invece, per i normanni che si proiettano immediatamente in avanti. Muro vede al centro Capua e lo serve: solo la diagonale preziosa di Bruno evita ai padroni di casa il peggio (38’). Nel finale prima Mancosu e poi Bianco chiamano in causa Forte che si salva con i pugni (43’).
SECONDO TEMPO: La ripresa si apre come peggio non poteva per i falchetti che vengono neutralizzati sul pari dall’Aversa Normanna ed in inferiorità numerica, a causa del fallo da ultimo uomo in area di rigore. Protagonista di questo episodio Carbonaro che elude in prima battuta la marcatura di Idda e poi viene atterrato, poco dopo esser subentrato in area. Subito l’arbitro sventola il cartellino rosso diretto in faccia al difensore sardo ed indica il dischetto. Proteste di Carrus & soci, ma ancora una volta l’arbitro è irremovibile. Dagli undici metri De Vena spiazza Fumagalli ed i tifosi aversani vanno in delirio (50’). Casertana in bambola e, su un errore in ripartenza, Carbonaro fallisce il ribaltone, spedendo a lato dal limite (51’). Il pareggio dura però solo cento secondi, in quanto al 52’ Diakitè regala alla platea locale una prelibatezza per palati fini. Servito da Carrus, l’attaccante ivoriano controlla palla e s’inventa una palombella che lascia immobile Forte, insaccandosi nel sette sinistro. Pinto in visibilio per la perla del centravanti africano, recuperato negli ultimi istanti da Gregucci e schierato dal primo minuto tra l’incredulità generale. Entrambi gli allenatori si prodigano per cambiare le carte in tavola, effettuando sostituzioni nel giro di pochi minuti. Al 65’ azione solitaria di Alessandro che mette palla al centro, non trovando però nessuno bravo ad appoggiare in fondo al sacco. Capovolgimento di fronte e Carbonaro calcia ampiamente a lato (66’). Intorno alla mezz’ora, Gregucci toglie uno stanco Diakitè, che viene salutato con applausi scroscianti dalla bellissima cornice del Pinto. Il neoentrato Alvino prova ad iscriversi a referto ma il suo tiro termina alto (76’), poi dopo questo episodio inizia il forcing degli uomini del patron Spezzaferri. Diversi sono i palloni messi al centro dell’area ma Murolo non usa mezzi termini e rinvia qualsiasi palla che cada in area. L’azione più pericolosa avviene al 79’, quando Pippa serve al centro Cardore che apre il piattone ma la sfera si spegne a lato. I tifosi della Casertana assaporano il dolce gusto della vittoria ed incitano i propri beniamini, caduti in un momento di grande sofferenza a causa dell’inferiorità numerica. Anche la sciarpata rossoblù sembra proteggere la Casertana ma la beffa arriva nell’ultimo minuto di recupero (93’). A venti secondi dal termine dell’incontro, angolo di Papa indirizzato sul secondo palo per Carbonaro. L’attaccante aversano si aggiusta la mira e lascia partire un diagonale chirurgico che né Cruciani né Bruno riescono ad impattare. La palla finisce in fondo al sacco e l’Aversa Normanna ammutolisce il Pinto, fissando il risultato sul 2-2 finale.
CASERTANA: Fumagalli, Bruno, Bianco, Carrus, Idda, Murolo, Alessandro, Mancosu (51’ D’Alterio), Diakitè (72’ Cunzi), Mancino (56’ Alvino), Cruciani. In panchina: D’Agostino, Antonazzo, Chiavazzo, Marano. Allenatore: Angelo Adamo Gregucci
AVERSA NORMANNA: Forte, Spessato, Pippa, Zaine, Giovannini, Cardinale, Muro (80’ Ndiaye), Capua (54’ Cardore), De Vena, Papa, Carbonaro. In panchina: Savelloni, Scognamillo, Forino, Gattoni, Cardore, D’Ursi, Ndiaye. Allenatore: Raffaele Novelli
RETI: Murolo 13’ (C), De Vena 50’ su rig. (A), Diakitè 52’ (C), Carbonaro 93’ (A)
ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno (assistenti: Giacomozzi di Fermo e Vitaloni di Jesi)
NOTE: Ammoniti: Cruciani (C); Capua, Cardore, Carbonaro (A). Espulso: Idda (C). Rigore sbagliato al 37’ da Mancino che viene ipnotizzato da Forte (C). Angoli: 9-6 per la Casertana. Recupero: 2 nel primo tempo; 3 nel secondo tempo. Spettatori: 4.700 di cui 250 provenienti da Aversa