Mentre la Nazionale italiana fissa lo sguardo verso i Mondiali FIFA 2026, nel cuore profondo del Sud Italia prende forma un sogno altrettanto potente, carico di storia, identità e passione: la Nazionale delle Due Sicilie corre verso gli Europei CONIFA 2026, il massimo palcoscenico continentale del calcio dei popoli, delle identità e delle nazioni non riconosciute dalla FIFA.
Non è soltanto calcio. È molto di più.
Sotto la guida del presidente Massimo Amitrano, la Nazionale delle Due Sicilie sta vivendo il momento più alto della propria storia. Un progetto che nasce dal campo, ma guarda lontano, fino a una possibile pagina epocale: la candidatura del Sud Italia come sede ufficiale dell’Europeo CONIFA 2026. Un evento capace di fondere sport, cultura e valorizzazione territoriale nel cuore del Mediterraneo.
Secondo fonti vicine alla CONIFA, il dossier presentato poggia su una visione chiara, concreta e profondamente identitaria: portare il “calcio dei popoli” nelle terre che per secoli sono state culla di civiltà, storia e tradizioni.
Napoli sarebbe il cuore pulsante della manifestazione, affiancata da Salerno, Cilento e Irpinia, ma prende corpo anche l’idea suggestiva di un Europeo itinerante, capace di attraversare Bari, Palermo, Cosenza, Campobasso e Potenza, con partite trasmesse in diretta internazionale e stadi pronti a vestirsi di storia.
Un Europeo sostenibile, costruito su infrastrutture già esistenti e impianti riqualificati, nel pieno rispetto dei valori fondanti della CONIFA: inclusione, identità, partecipazione popolare. Non solo partite, ma un vero e proprio festival culturale, con incontri, eventi collaterali e iniziative dedicate alla memoria e alla storia delle Due Sicilie.
A incarnare lo spirito di questa avventura c’è il volto di Luca Natale Imbroinisi, difensore-centrocampista classe 90, cosentino di origine, calciatore e portavoce della Nazionale. Un simbolo e punto di riferimento della realtà Due Sicilie. Un percorso quello di Imbroinisi fatto di sacrifici, gavetta e qualità, tra Italia ed estero, passando da Serie D, Serie C e Serie B, fino a scrivere una pagina di storia nel 2023: primo e unico calabrese a disputare le qualificazioni ai Mondiali CONIFA con la maglia del Sud Italia. Un primato e record che parla di orgoglio e appartenenza.
Ritratto in foto accanto a Ivan Ramiro Córdoba, ex colonna dell’Inter, Imbroinisi oggi rappresenta molto più di un calciatore: è il volto di una generazione che ha scelto di credere in un progetto identitario, portando in campo professionalità, passione e senso di appartenenza.
Le sue parole raccontano perfettamente il momento storico:
“Il presidente Massimo Amitrano sta concretamente valutando la candidatura come sede del torneo europeo. È un’idea ambiziosa, ma dipenderà da diversi fattori. Sarebbe qualcosa di unico per tutto il Sud.”
Negli anni, la rosa delle Due Sicilie ha accolto calciatori provenienti da Serie C, Serie D ed Eccellenza, oltre a ex professionisti di primo piano con un passato tra Serie A e Serie B come gli ex Napoli Emanuele Calaiò e Fabiano Santacroce, l’ex Salernitana Raffaele Imparato e lo stesso Imbroinisi – ex Real Marcianise e Sapri in Campania – confermando la crescente credibilità del progetto nel panorama calcistico internazionale parallelo alla FIFA.
Le possibili Nazionali qualificate — Groenlandia, Lapponia, Cornovaglia, Provenza, Paesi Baschi, Occitania, Gozo — renderebbero l’Europeo 2026 un evento di enorme richiamo sportivo, culturale ed economico, con ricadute turistiche importanti per tutti i territori coinvolti.
La decisione finale spetterà alla CONIFA nei prossimi mesi. Anche perché in caso di sponsor interessati sul territorio, la Nazionale potrà affiancare il nome dell’Europeo allo sponsor. Una cosa è già certa: la candidatura delle Due Sicilie ha acceso entusiasmo, orgoglio e dibattito.
Il sogno è chiaro: vedere nel 2026 un Europeo giocato sotto il segno della storia, dell’identità e del calcio dei popoli.
Nel frattempo, la Nazionale continua a prepararsi ai prossimi match pre-europei e i prossimi matches si giocheranno tra Napoli, Caserta e Salerno. Sono in corso interlocuzioni anche con Nazionali FIFA.







