Diciassette punti in quindici giornate per il Manfredonia (serie D girone H) che vede nello staff dirigenziale il marcianisano Pietro Famiano. Il direttore tecnico biancazzurro ha tirato le somme a due giornate dalla conclusione del girone di andata che vede i pugliesi in linea con i programmi estivi.
“Fin qui è stato fatto un lavoro che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo portando avanti un progetto con la società incentrato sul raggiungimento della salvezza e direi che siamo in linea con i programmi. Il bilancio ormai al termine di questo girone di andata è positivo”.
In una piazza storica e importante come Manfredonia, che ambiente hai trovato?
“In carriera ho affrontato il Manfredonia da avversario in C e rimanevo sempre impressionato dal tifo e dal calore che si avvertiva nello stadio. Qui c’è una passione per il calcio enorme, una passione e tradizione che dura da sempre e il loro sostegno è essenziale per noi. Siamo entrati in punta di piedi trovando un ambiente un po’ scottato dalle sofferenze della passata stagione quando arrivò una salvezza molto complicata e sofferta. Stanno però apprezzando il nostro lavoro, la nostra professionalità e ci sono tanti attestati di stima. Apprezzano il lavoro che facciamo sia in campo ma anche fuori. Poi è chiaro che i risultati sono quelli che contano ma quando dai tutto e i tifosi lo vedono, puoi sempre andare a testa alta. Quando dico che sono un pubblico di categoria superiore non è la classica frase fatta”.
La squadra offre un bel calcio, è riuscita a fare risultato anche in partite complicate. Ci sono le premesse per il raggiungimento di una salvezza senza grosse sofferenze.
“Il mister ha fatto un ottimo lavoro perché abbiamo un’identità, abbiamo un criterio di gioco e i ragazzi in campo interpretano alla lettera il pensiero del tecnico. Con il ds Massimo Tanzillo abbiamo scelto giocatori funzionali al gioco e allo spirito della società. Sono orgoglioso di questo e lo condivido con il direttore perché davvero i ragazzi sin dal primo giorno di allenamento non si tirano indietro, si sacrificano e non mollano di un centimetro. Abbiamo scelto prima di tutto gli uomini e poi i calciatori”.
Il mercato invernale entra nel vivo. Ci dobbiamo attendere cambiamenti considerevoli?
“Ci siamo mossi in anticipo perché sapevamo che dicembre sarebbe stato un po’ caotico. Ho un po’ di esperienza nel calcio (sorride) e certi meccanismi so come funzionano. I nuovi hanno bisogno di tempo per ambientarsi, per capire gli schemi e allora abbiamo deciso di prendere un paio di rinforzi prima dell’inizio del mercato invernale. Poi in corso d’opera se ci sarà un’occasione non ce la lasceremo sfuggire. L’importante era riuscire a trattenere i giocatori più rappresentativi perché abbiamo puntato su una rosa molto giovane con tutti 2004-2005 e 2006 che sono già attenzionati da diversi club. Vogliamo raggiungere quanto prima la quota salvezza e visto l’andamento credo che siamo sulla strada giusta. I ragazzi sanno di dover dare oltre il 110% e anche su questo aspetto non possiamo assolutamente lamentarci. Con il presidente Rotice e il già citato ds Tanzillo, si è creata un’intesa da subito. Lavoriamo tutti per il bene del Manfredonia e ritengo che stiamo costruendo qualcosa di interessante anche in ottica futura. Il bello deve ancora arrivare”.








