In casa Crotone ha parlato mister Emilio Longo. Queste le sue parole:
“Siamo rammaricati, volevamo vivere una giornata diversa. Sono alla guida di una squadra di uomini veri, qualsiasi aggettivo diverso è essere in difetto. Ci abbiamo provato anche in doppia inferiorità numerica. Gli sforzi massimali non sempre producono ciò che vorremmo, spero che le sanzioni siano leggere. Mi lascia il rammarico anche per le espulsioni dalla panchina. Mi auguro che tutto rimanga all’interno di una partita sfortunata. Ciò è la continuità di una squadra che prova a dare il massimo al di là delle ingiustizie. Vorremmo sempre uscire dagli applausi ma con risultati diversi. Siamo sempre uniti e la squadra deve essere la forza motrice di quest’ambiente. Lo sforzo è stato di altissimo livello, sicuramente abbiamo commesso errori nelle sanzioni avute. La squadra ha provato a mettere in gioco le proprie idee. Abbiamo concesso poco, abbiamo tentato alcune occasioni come quella di Vinicius e Maggio. Anche questo tipo di partite porta degli insegnamenti. Non bisogna ridurre la sconfitta agli errori arbitrali. La partita si spacca per un errore evidente, lo switch in negativo è stato sul retropassaggio. Le partite si vivono di dettagli, abbiamo provato a dare solidità. Spesso nel fvs gli arbitri non sono nella volontà di ammettere un errore, sul rosso a Sandri c’era un fallo precedente su Berra. Bisogna avere maggiore precisione nel protocollo. Vedo poca disponibilità nel rivedere tutte le azioni. Ormai è andata. Dobbiamo trovare la possibilità di migliorare il protocollo. Stiamo andando oltre. Senza il fvs forse non c’era la seconda espulsione. La squadra più prolifica che l’anno scorso ha avuto un solo rigore fa pensare. Premesso che non mi piace fare la vittima. Bisogna capire gli stati d’animo. La struttura ci può portare ad un percorso virtuoso, sono fiducioso. Dobbiamo essere orientati a crescere, inutile portare aspettative che possono essere deluse. Stasera abbiamo imparato, e sono sicuro che ciò porterà nella squadra la produzione di un valore assoluto. Quando parlo di plus, parto dal presupposto che bisogna avere la mentalità giusta. Bisogna essere ingegneri e operai a seconda delle situazioni. L’identità è il plus che bisogna avere. Bisogna dare tutto per la causa. Fare una partita con doppia inferiorità numerica sia solo nelle corde di un gruppo“.








