Centrocampista dai piedi buoni, con capacità di inserimento e tanta corsa. Massimo Barometro ha un passato importante da calciatore e sia a Campobasso che a Caserta ha lasciato il segno.
Massimo il rossoblù nel tuo destino.
“Ho esordito in C1 nel 1987 in un Campobasso-Casertana 1-0. Allenatore Mimmo Renna e quella fu una gara indimenticabile perché arrivavo giovanissimo da Napoli e alla fine quei colori me li sono cuciti addosso”.
Un gol alla Casertana nel ’95 in un Campobasso-Casertana e poi ricordi indelebili di piazze che hanno battagliato in C per diversi anni.
“Caserta è stato il mio approccio al calcio. Inizia nelle giovanili ed ebbi modo di conoscere e giocare insieme a calciatori straordinari come Ravanelli, Campilongo, Solfrini, Alivernini, Pallanch, Suppa. Sono stato allenato da Materazzi, Montefusco (che mi fece giocare giovanissimo dall’inizio contro il Perugia la prima in casa) Caramanno, tutti grandi allenatori da cui ho cercato di imparare. Pur essendo napoletano ho sempre tifato Casertana perché è stata la mia prima squadra in cui ho giocato e mi sono sempre interessato di una piazza che mi è rimasta dentro. Campobasso? E’ stata la mia vita: arrivai nel ’93, giocai cinque anni e non sono più andato via. Ho anche guidato la Primavera, mi trovo benissimo in una città accogliente e anche logisticamente comoda. Sono due città che ho dentro e che sento mie”.
Domenica debutto ufficiale per le due compagini. Che avversario è questo Campobasso?
“Li seguo molto da vicino e vi posso dire che la società è molto solida, idee chiare e consapevolezza di avere un allenatore molto bravo come Zauri. Hanno puntato su giocatori particolarmente interessanti e credo che potranno dire la loro in un girone forse più tecnico ma meno complicato a livello ambientale. Al momento manca un attaccante da doppia cifra, se arriverà potranno puntare tranquillamente ai playoff. Hanno investito sull’ex Foggia Gava che è davvero forte. Poi la piazza come Caserta vive di calcio, se scossa la scintilla dell’entusiasmo potrà fare un campionato interessante. Domenica sera sarò allo stadio per godermi la partita. Sarà divertente”.
E la Casertana?
“Ha fatto acquisti funzionali investendo su un tecnico preparato e prendendo calciatori in ottica triennio. Con il nuovo stadio sarà più facile programmare una stagione di vertice anche perché il presidente ha voglia di fare le cose per bene e vedrete che alla fine ci riuscirà. Il girone sud è stato affascinante. Quest’anno in particolar modo perché ci sono tanti derby, tante piazze storiche e ci sarà da divertirsi”.
Vivi a Campobasso, segui il calcio ma hai deciso di non restare nel mondo del calcio.
“In passato ho guidato al Primavera del Campobasso. Poi ho deciso di cambiare e oggi vendo autovetture. Vivo come detto in una città a misura d’uomo e non dimentico due società che mi hanno dato tanto e mi emozionano ancora”.








