Vigilia di Casertana-Messina e nella sala stampa del Pinto mister Pavanel ha presentato la gara che rappresenta un vero e proprio spareggio in chiave playout. “Dopo la vittoria di Torre siamo concentrati sul match con i siciliani che sarà una tappa importante ma non decisiva. Stiamo lavorando bene con molta applicazione come spesso succede nei cambi tecnici. Ho trovato una squadra viva e il lavoro fatto dal mio predecessore si è visto e conoscendo personalmente Manuel Iori so che allenatore è, lo apprezzo e ha lavorato bene. Dovremo essere bravi a mantenere questa intensità anche durante la settimana. Abbiamo reagito lunedì in un momento di difficoltà e le vittorie non sono mai facili. Abbiamo iniziato questo percorso insieme con la consapevolezza che non sarà facile. In un momento del genere dobbiamo riconquistare la nostra gente, quei tifosi che sono fondamentali per noi vista la storia di questo club. Mercato? Sono arrivati calciatori che potranno esserci utili e di solito parlo solo di chi c’è. Chi ha accettato Caserta vuol dire che ha qualcosa da dare e questo è un ottimo punto di partenza. In questo frangente abbiamo bisogno di tutti, non guardo ai nomi, non penso al mercato e il mio compito sarà quello di liberare la testa dei ragazzi e poi sarà il campo a parlare, conta solo quello. Ci si salva insieme non singolarmente. D’altra parte questo è un girone diverso rispetto agli altri. Negli ultimi anni sta diventando estremamente competitivo e lo dice anche la classifica con cinque squadre lassù in cinque punti a giocarsi la vittoria. Questo è un vantaggio per tutti perchè c’è tanto equilibrio in ogni partita. Serve inanellare una serie di risultati positivi e con maggiore tranquillità potremo vedere anche un bel gioco. Il Messina? Sono tornati prepotentemente sul mercato, un tecnico nuovo e troveremo un avversario combattivo, arrembante. Conosco Banchieri e so cosa significa prendere la squadra a 48 ore dalla partita. Cercano una scossa e ci siamo preparati adeguatamente. Servirà tanta attenzione, dobbiamo sfruttare al meglio il fattore casalingo”.








