Eccellenza e Promozione rappresentano due categorie indubbiamente minori nel calcio italiano ma non meno appassionanti: di certo non riempiono stadi di grandi dimensioni, ma si tratta di un movimento che coinvolge annualmente migliaia di addetti ai lavori e appassionati. Nonostante questo, non conquista spazio nei grandi media: non si parla di Eccellenza e Promozione in tv e sui giornali, le due categorie non sono contemplate dal mondo del betting sportivo, ad esempio all’interno delle scommesse con handicap o delle scommesse live, ma chi conosce il calcio a 360 gradi sa bene anche quante centinaia di migliaia di persone siano coinvolte sui campi di provincia.
Eccellenza: la quinta serie del calcio italiano
L’Eccellenza rappresenta la quinta serie del calcio italiano. Si struttura su base regionale, il che significa che ogni girone coinvolge squadre provenienti da una specifica area geografica, come ad esempio Lombardia, Lazio, Campania e così via: in alcuni casi possono essere accorpate più regioni per mancanza di squadre, in altri contesti è possibile che la medesima realtà regionale abbia più gironi per una sovrabbondanza di compagini. In alcuni gironi, ad esempio nel Comitato Toscana, si è anche studiato a tavolino degli incentivi verso le compagini che schierano più giovani in campo, considerando questo strumento un incentivo importante per lo sviluppo dei settori giovanili nelle società. Molto perciò dipende dalle singole regioni, per questo la struttura della competizione può variare da regione a regione, ma in generale il campionato di Eccellenza prevede un girone unico con squadre che si affrontano in un calendario di partite andata e ritorno.
La stagione si sviluppa generalmente da settembre a maggio. Le prime posizioni della classifica al termine del campionato sono quelle che si contendono la promozione alla Serie D, la quarta serie nazionale. Questo passaggio avviene attraverso una serie di playoff tra le squadre vincenti dei vari gironi regionali e i secondi posti, creando così degli spareggi tra squadre che non sono direttamente in testa alla classifica ma che possono comunque ambire alla promozione attraverso una fase ad eliminazione diretta.
Le squadre che invece occupano le ultime posizioni possono retrocedere in Promozione, la sesta serie. Il funzionamento delle retrocessioni è però più immediato. Le squadre che si piazzano negli ultimi posti di ogni girone di Eccellenza scendono direttamente in Promozione, senza particolari spareggi, ma possono esserci dei playout, qualora ci siano situazioni particolari, come pareggi di punti tra diverse squadre per determinare chi debba retrocedere.
Bisogna però prestare attenzione alla cosiddetta regola che rimanda al divario di punti all’interno della classifica, che può interessare tanto i playoff quanto i playout (interni al singolo girone regionale). Se il gap supera gli 8 punti tra la seconda e la quinta classificata, è la seconda compagine a passare direttamente al turno successivo (oltre ovviamente alla prima). Il discorso è identico per gli spareggi: se il divario tra la dodicesima e la quindicesima è di almeno 8 punti, sarà la quindicesima a retrocedere direttamente (e lo stesso discorso vale tra tredicesima e quattordicesima compagine). La 16esima classificata, invece, retrocederà direttamente in Promozione.
Promozione: la sesta serie del calcio italiano
La Promozione è la sesta serie del calcio italiano e segue immediatamente l’Eccellenza, con una struttura simile. Anche questa competizione si articola in gironi regionali, con squadre che rappresentano territori specifici. Il torneo si svolge anch’esso in un formato a doppio turno, in cui ogni squadra affronta le altre in casa e fuori. Le prime squadre classificate alla fine della stagione regolare sono quelle che lottano per la promozione in Eccellenza, mentre le squadre che occupano le ultime posizioni rischiano la retrocessione in Prima Categoria.
La promozione in Eccellenza avviene attraverso un playoff che coinvolge le squadre piazzate ai primi posti dei gironi di Promozione. Come per l’Eccellenza, questo sistema è progettato per garantire che solo le squadre con un rendimento costante e vincente abbiano accesso alla categoria superiore. La retrocessione in Prima Categoria avviene generalmente per le ultime due o tre squadre di ciascun girone, anche se il numero può variare a seconda delle decisioni delle singole leghe regionali.








