CASERTA – Con due scatti felini Giacomo Venturi ha negato il goal prima a Gomez e poi a Leo, quando mancavano pochi secondi alla fine del quinto minuto di recupero del secondo tempo. Il portiere della Casertana è tra i protagonisti della partita, conclusa in parità contro il Crotone, con parate prodigiose che valgono tantissimo e consentono ai falchetti di proseguire nella striscia positiva di sei risultati utili consecutivi. Ma del resto il pipelet classe ’92 di Faenza è abituato a vivere momenti da copertina, come ad esempio il record d’imbattibilità che ha riscritto con la Reggiana lo scorso anno, con la bellezza di 890 minuti senza subire reti che gli son valsi il primato nella storia del club emiliano.
PARI GIUSTO. Giornata dopo giornata, la piazza rossoblu sta imparando a conoscere Venturi che si sofferma sul match contro il Crotone: “La parata finale è stato un mix di fortuna e riflesso. Il pari è il risultato giusto, ma dovevamo gestire meglio soprattutto nel primo tempo. La loro qualità è emersa fuori, ad un certo punto noi eravamo in debito d’ossigeno. È un punto importante per muovere la classifica. Ci tenevamo a vincere, ma conta muovere la classifica. E quando non si può vincere, è importante portare a casa punti come questi che, a fine anno, possono fare la differenza: ve lo dico io che l’anno scorso ho vinto il campionato con la Reggiana”.
L’ARBITRO. La direzione della terna arbitrale di Emanuele Frascaro di Firenze ha fatto infuriare sia i tifosi campani che quelli calabresi. In particolare la contestazione rossoblu è per il rigore assegnato al 68′ al Crotone e la conseguente espulsione di Cadili per il presunto fallo su Tumminello. Sull’episodio, il pipelet rossoblu rivela: “L’arbitro ha detto che ha fischiato il rigore per la trattenuta prolungata. Sul secondo cartellino giallo, secondo me non si ricordava che Andrea (Cadili ndr) fosse già ammonito ed infatti gliel’hanno detto i calciatori del Crotone. A prescindere da tutto, contatto da rivedere“.
STRINGERE I DENTI. Infine l’ex Cremonese e San Marino conclude, sottolineando il clima che respira all’ombra della Reggia: “Li avevamo abituati bene i tifosi, ma sanno che abbiamo portato a casa un grande punto. Stringere i denti è importante. Per me è un punto guadagnato. Devo sottolineare la prova di Taurino, bravo anche nell’assist del gol. Contento dell’entusiasmo di questa città che vive di calcio”.
