WEMBLEY – Assistere dal vivo alla vittoria dell’Italia al Wembley Stadium è stato un privilegio per pochissimi tifosi. Circa settemila sono i sostenitori italiani che hanno avuto la possibilità di vedere la finalissima contro l’Inghilterra, tra questi anche tre ragazzi casertani che ieri hanno gioito ed esultato per il trionfo azzurro. Si tratta di Amedeo Ettougani, dirigente della Maddalonese, la sua fidanzata Stefania e Luca Russo, ex arbitro della sezione AIA di Caserta che ha arbitrato fino in Eccellenza. Tre rappresentati della provincia di Caserta per la seconda massima gioia internazionale per una Nazionale dopo il Mondiale.
L’EMOZIONE. Rientrato in mattinata a Maddaloni, Amedeo rivela l’emozione per il trionfo: “Un’emozione incredibile, un’atmosfera impressionante sin dalla cerimonia di chiusura dell’Europeo fino alla fine. Era un desiderio che avevo da tanti anni quello di vedere la finale di una competizione, che sia un Mondiale od un Europeo. Una partita infinita, tra regolamenti, supplementari e rigori: avevamo un’adrenalina e siamo stati felicissimi della vittoria degli azzurri”. Sulla falsariga le parole di Luca che vive ancora l’entusiasmo: “Brividi, solo chi è stato lì può capire. Se magari provassi a dirlo non riesco a trasmettere le emozioni vissute. Abbiamo pianto, gioito, esultato, passati dalla sofferenza per il goal subito alla festa per il rigore parato da Donnarumma. Lacrimavo per quello che abbiamo vissuto”.
IL RACCONTO. Il dirigente racconta l’esperienza indimenticabile: “Mi sono iscritto alla piattaforma negli ultimi giorni e sono stato sorteggiato. Sabato mi sono arrivati i biglietti, dopo una lunga attesa, e subito ci siamo dovuti organizzare per il tampone. Per il volo abbiamo optato per un volo charter di 700 posti, indirizzato a Wembley e che poi è ripartito ieri notte in direzione Roma. Siamo stati poche ore in Inghilterra, anche perché per le vicende Covid, saremmo dovuti restare meno di 48 ore: il nostro volo è come se fosse stato una sorta di bolla“. Anche l’ex arbitro entra nel merito dell’organizzazione: “Sin dall’arrivo dei biglietti sabato sera, ci siamo organizzati per rispettare le normative Covid, così abbiamo optato per il volo charter da Roma Fiumicino. Appena arrivati lì in Inghilterra all’aeroporto di Londra, ho notato un’organizzazione impeccabile con 100, 150 agenti, che hanno verificato i nostri documenti. Hanno messo un braccialetto al nostro braccio, è come se fossimo entrati in una sorta di bolla, di fatti poi i nostri pullman sono stati scortati per tutta la città di Londra e tramite barriere hanno interrotto il traffico per farci transitare verso lo stadio”.
A WEMBLEY. Amedeo Ettougani ha saputo delle scene avvenute fuori lo stadio, con il servizio d’ordine che non ha funzionato bene, in virtù probabilmente del numero limitato di personale. Anche nel loro settore sono entrati all’intervallo degli scalmanati d’Oltremanica ma il tutto è durato quindici minuti, grazie all’intervento degli steward: “Abbiamo sentito di vari episodi ma noi abbiamo effettuato un percorso diverso, scortati sia all’andata che al ritorno tra aeroporto, stadio ed aeroporto. E’ un’esperienza indimenticabile che non potrò mai dimenticare, stupenda”. Vivere una partita del genere a Wembley è ancora più bello come confida Luca Russo: “Wembley ha il suo fascino. Qui la Sampdoria ha perso una finale di Champions League oltre vent’anni fa, vincere a casa della Regina Elisabetta non è mai semplice. Allo stadio con gli altri tifosi abbiamo fatto tanti dibattiti politici sulla Brexit, sull’Inghilterra e sull’addio all’Unione Europea. In questi anni gli inglesi sono tornati forti anche nelle competizioni europee per club ma ieri abbiamo dimostrato di essere più forti. Siamo orgogliosi dei nostri Azzurri”.
