Aria di Serie C nell’Italia di Roberto Mancini, nella spedizione azzurra ad Euro2020 ci sono tanti calciatori che prima di fare il debutto nel grande calcio sono passati per gli “inferi” della terza serie. Sono ben 8 i calciatori convocati che hanno fatto la gavetta in Serie C e iniziamo da Lorenzo Insigne, il talento partenopeo fu girato in prestito dal Napoli a gennaio del 2010 alla Cavese dove collezionò 10 presenze senza trovare il goal. La prima rete tra i professionisti arriva l’anno successivo quando vesta la maglia del Foggia di Zdenek Zeman, il boemo esalta le caratteristiche dell’attaccante nato a Frattamaggiore che sigla 19 reti e compone il terzetto dei piccoletti con Sau e Farias.
Ma Insigne non è l’unico calciatore del Napoli a conoscere la Serie C, Giovanni Di Lorenzo è un habitué della categoria visto che ha iniziato a muovere i primi passi da calciatore professionista con la maglia del Cuneo nella stagione 2012-2013 per poi fare l’ascensore con la Reggina dalla B alla Prima Divisione prima del passaggio al Matera, le sue ottime stagioni in Basilicata gli hanno permesso di guadagnare la chiamata dell’Empoli in B.
Protagonisti in Europa. Dalla Seconda Divisione con la Sambonifacese alla vittoria della Champions League: è la storia di Jorge Luiz Fregio Filho per tutti chiamato comunemente Jorginho che lo scorso 30 maggio si è laureato campione d’Europa con il Chelsea. Il calciatore italo-brasiliano ha giocato 31 partite siglando la prima rete tra i professionisti nella stagione 2010-2011 prima di ritornare a giocare all’Hellas Verona che lo ha lanciato nel grande calcio. Il salto di Marco Verratti è stato ancora più sonante e clamoroso, il centrocampista dalle grandi qualità ha mosso i primi passi da calciatore nella sua Pescara, due stagioni in Serie C prima di approdare in B sotto la guida di Zeman e lo straordinario campionato insieme a Insigne e Immobile. Le prestazioni eccellenti del classe ’92 lo hanno fatto entrare nell’orbita del PSG che non si è fatto scappare l’occasione portando Verratti al “Parco dei Principi” dove è cresciuto calcisticamente in maniera esponenziale. Stagione 2007-2008, la Cremonese sceglie Emiliano Mondonico per tentare la risalita in Serie B e sceglie Salvatore Sirigu in porta, scelta indovinata visto che il portiere sardo guiderà la squadra al secondo posto dietro al Sassuolo. I grigiorossi, con in rosa anche l’indimenticato Davide Astori, usciranno sconfitti nella semifinale play-off contro il Cittadella, Mondonico profetizzò la carriera del portiere ex Palermo e PSG: “Sirigu sarà il portiere dei prossimi dieci-quindici anni”.
Le esperienze dei lombardi. Nato a Calcinate vicino Bergamo, ma Andrea Belotti non ha mai indossato la maglia dell’Atalanta bensì quella dei “cugini” dell’Albinoleffe. Con la maglia dei seriani il “Gallo” mette a segno dodici reti in 31 presenze che vale il sesto posto, la grande stagione del bomber azzurro gli vale la chiamata del Palermo che anche grazie ai suoi goal ritornerà in Serie A. L’altro “noto” lombardo è Francesco Acerbi, il difensore della Lazio ha conosciuto, anche se solo con una presenza, la Serie D con il Renate a cavallo della sua doppia esperienza con la maglia del Pavia, molto più significativa la seconda con 48 presenze in due anni in Seconda Divisione prima del trasferimento alla Reggina in cadetteria. Giovane, ma con già tante esperienze in giro per l’Italia, è Matteo Pessina. Il centrocampista tuttofare che tanto piace al Gasp si è fatto le ossa poco più che diciassettenne in Lega Pro con la maglia del Monza nella stagione 2014-2015, prima delle due parentesi al Sud con Lecce e Catania, mentre la stagione 2016-2017 lo ha lanciato da protagonista nel Como con il record personale di nove goal in un singolo campionato.
La nazionale parte, in campo, spesso dal basso, ma tanti calciatori della rosa di Roberto Mancini sanno che significa partire realisticamente dal “basso”, dagli inferi della Serie C. Nulla è impossibile!
