Nel panorama calcistico sono tanti i calciatori che dopo aver smesso di giocare passano dal lato della panchina e cominciano ad allenare. La Campania rappresenta un serbatoio importante di giovani tecnici che hanno mezzi e potenzialità per arrivare lontano. Tra questi c’è sicuramente Francesco Diana, ex capitano e bandiera del Villa Literno Calcio, che del calcio ha praticamente fatto il proprio pane quotidiano. Già perchè il forte centrale difensivo dopo aver svestito la divisa e gli scarpini ha deciso di indossare tuta e scarpe da ginnastica per continuare il proprio percorso calcistico sull’altro fronte della barricata. Amante del 4-3-3 e stratega della tattica, specie quella difensiva, all’età di 25 anni consegue il tesserino “Uefa B”. Gli inizi lo conducono nella propria città natale quando viene chiamato dall’allora presidente Antonio Musto ad allenare la Juniores del Villa Literno. A 11 giornate dalla fine della stagione 2014/2015 la promozione ad allenatore della prima squadra dopo le dimissioni di mister Luigi Sanchez che gli valgono il raggiungimento di una brillante salvezza con la formazione biancorossa nel campionato di Promozione. L’anno successivo non sortì la stessa fortuna e le strade si dal club si divisero anticipatamente. Successivamente l’esperienza alla Real Albanova in cui collabora con mister Enzo Potenza, sposandone in pieno le idee e rendendosi partecipe insieme al tecnico partenopeo di una salvezza che potremmo definire un vero e proprio miracolo sportivo. Dopo la fine del club biancoazzurro brevi esperienze al Giugliano con Amorosetti e con Potenza in D alla Turris prima del ritorno nella sua amata Villa Literno in veste di vice di Pierfrancesco Ulivi con cui sfiora la promozione in Eccellenza. Questa stagione la chiamata da parte della Puteolana 1902, nello staff tecnico di Ulivi, che potrebbe segnare la definitiva consacrazione di uno dei più promettenti allenatori che il calcio nostrano può vantare.
