Botta e ripsota tra Cellole e San Nicola dopo i fatti accaduti sabato nell’intervallo della partita con le due società che chiariscono le loro posizioni cercando di fare chiarezza su quanto avvenuto. Dopo le parole del vecepresidente rossoblù D’Onofrio e il comunicato del San Nicola ad intervenire è il massimo dirigente del Cellole Angelo Freda: “È doveroso rispondere in qualità di Presidente dell’A.S.D.Cellole Calcio e ricordare al mio amico presidente del San Nicola che invece di preoccuparsi dei tikets, tifosi entrati gratis, delle bottiglie ed altro, di accettare la sconfitta calcistica sul campo, la quale è stata netta! Inoltre aggiungo che è stato trattato con i guanti bianchi, come noi a San Nicola. Poi lui non era in distinta ed é rimasto nel rettangolo di gioco, tranquillamente con il suo vice Letizia, insomma è stato a casa sua con grande ospitalità da parte nostra e ne sono fiero. I suoi ultras che nemmeno si conoscevano, sembra siano ultras della Juve Caserta basket, sono arrivati con un pullman offerto dalla loro società e tutti a torso nudo hanno iniziato a fare gesti offensivi alla nostra tifoseria con lancio di pietre e bottiglie alla nostra panchina nel primo tempo. Forse così si giustifica il brutto gesto al gol. Comunque le immagini delle telecamere questa mattina sono state acquisite dai carabinieri mentre la polizia sta verificando gli stessi tifosi registrati. Facciamo fare le indagini alle forze dell’ordine e poi vediamo. Per finire il Presidente Tedesco del San Marco Evangelista cordialmente mi ha telefonato sabato per tranquillizzare l’abiente. Io lo ringrazio e spero sia un’altra giornata di sport, come noi siamo abituati a Cellole. In fondo i primi responsabili penali siamo noi presidenti, che rispondiamo di tutto. Noi avevamo preso le dovute precauzioni ed eravamo presenti con 4 vigilantes privati e io stesso ho chiamato due volte i carabinieri perché avevo notato che gli ultras del san Nicola erano abbastanza agitati. Per concludere siccome sono arrivati dei strani messaggi ho presentato alla questura quanto dovuto. Questo non è calcio, dovete vincere sul campo. Viva lo sport”
