Domenica contro l’Andria in tribuna a Caserta si è rivisto Salvatore Campilongo. Il tecnico napoletano ha voluto rendersi conto dei progressi della Casertana ma è rimasto deluso.
“Domenica sera – ha detto in diretta a Radiocasertanuova nel corso di Alè Casertana – è stata una partita strana. La Fidelis non mi ha fatto una grande impressione, squadra mediocre con un 3-5-2 che provava a giocare la palla ma ogni volta che la Casertana affondava i colpi andava in difficoltà. Purtroppo sono arrivati due errori madornali non solo da parte del portiere ma anche da parte dell’intero reparto difensivo. Ho visto però una Casertana che da quando è andata sotto non ha avuto più la personalità di riprenderla. Paradossalmente era meglio pareggiare a Catania e vincere domenica perché la sconfitta contro i pugliesi è stata veramente pesante soprattutto sotto il profilo mentale”.
Sulle dichiarazioni di D’Angelo nel post gara (“Questa Casertana può solo ambire alla salvezza nulla più) commenta: “Non sono d’accordo con Luca D’Angelo, collega che stimo e apprezzo. Non puoi dire di dover pensare solo alla salvezza perché la squadra ha sì problemi, ma ha una rosa più forte di quella che la seguono e anche di alcune che la precedono. I problemi come si risolvono? Non certo con l’arrivo di De Vena che è un ottimo calciatore, ma non è quello che serviva. Manca un calciatore di personalità e qualità in mezzo al campo, un play e un calciatore che sappia saltare l’uomo. Senza dimenticarci il terzino sinistro poiché in quel ruolo ci sono solo calciatori adattati. Buone cose ho visto da Turchetta, forse Alfageme avrebbe potuto fare di più così come Carriero che non mi è apparso in grande spolvero”.
Salvezza senza passare per i playout o ancora un pensiero ai playoff? “Bisogna stare tranquilli e sereni perché le cose si possono ancora sistemare. Anche a me ha bruciato quella sconfitta ma dobbiamo stringerci attorno alla squadra e lottare tutti insieme. La gente di Caserta lo sa e darà una mano alla squadra”.
