Sulle tribune del ‘Bisceglia’ oggi c’era per la prima volta anche il presidente onorario dell’Aversa Normanna nonchè socio Pasquale Corvino. Il pari con il Manfredonia e soprattutto la prova non ha soddisfatto l’imprenditore casertano: “Ho visto una squadra svogliata, senza impegno e senza un gioco ma si regge sulle individualità dei singoli e senza un filo logico. A questo bisogna aggiungere che non c’è da parte dei calciatori quell’impegno e quella cattiveria che deve contraddistinguere una squadra. Se questa è la squadra e se questo è il gioco che esprimiamo non credo che andremo molto lontano. Certo, essere quart’ultimi in classifica con una rosa come questa significa che qualcosa non va ed è puerile trovare sempre le solite giustificazioni e non assumersi le proprie responsabilità. Se continuiamo così la vedo nera perché è una bella orchestra ma ognuno suona per se. Io sono uno sponsor, c’è un ds, un allenatore e un presidente. Saranno loro a decidere cosa fare e assumersi la responsabilità delle conseguenze. Se sarò chiamato esprimerò il mio pensiero ma certo non si può chiedere alla gente di venire allo stadio per uno spettacolo come quello di oggi e come quello che è stato nelle altre due gare casalinghe. Speriamo bene per il futuro e poi i conti si faranno alla fine. Durante questo campionato vedremo se le mie ambizioni possono dar fastidio agli interessi di qualche incapace. Voglio poi esprimere la mia solidarietà al presidente Spezzaferri bravissima persona ma che farebbe bene a guardarsi attorno”.
Insomma si è riproposta una scena già vista: da una parte c’è il ds Caso che blinda e riconferma il tecnico Alessandro Caruso, dall’altra Corvino che cerca di costruire qualcosa di ambizioso per il futuro e dunque tra i due c’è un’ennesima divergenza di vedute. Fatto sta che i conti non tornano e bisogna trovare in fretta una soluzione. Corvino vorrebbe sostituire il tecnico e quei calciatori che non si stanno impegnando abbastanza, Caso invece gli ha riconfermato la fiducia. Come finirà?
