SANTA MARIA CAPUA VETERE – Per correttezza pubblichiamo tale nota stampa fattaci pervenire dal club neroazzurro, nonostante l’inutilità della stessa. Ed ora vi spieghiamo il motivo. Il gesto del main sponsor Giacomo De Felice di elargire un premio di 5mila euro è veritiero e viene confermato anche dalla società. Che la cronistoria sia leggermente diversa, è un errore di cui lo scrivente si prende ogni responsabilità, ma questo è quanto avviene da parte di giornalisti che lavorano tra indiscrezioni, rumors e voci che, di certo, non vengono regalate dalla società. Ma questo è il bello del giornalismo e, quando si sbaglia, è giusto ammetterne le colpe. Allo stesso tempo però non sta bene che, nella nota stampa ufficiale, vengano cambiate le carte in tavola.
In primis, se anche l’ingresso negli spogliatoi non fosse avvenuto (diverse fonti lo confermano tutt’ora), siamo venuti a conoscenza da altre fonti che la promessa del premio sarebbe giunta ad un quarto d’ora dal termine, annunciata ai calciatori in panchina che poi l’hanno trasferita ai calciatori in campo. Mezz’ora dopo, quindi, quanto scritto nell’articolo della nostra redazione pubblicato stamattina (CLICCA QUI PER LEGGERE) ma a partita ancora non terminata. Una differenza di tempo che non cambia il contenuto.
Seconda opposizione. Grazie ai contenuti delle vicende extracalcistiche siamo venuti a conoscenza che il main sponsor Giacomo De Felice (chiamato presidente fino alle vicissitudini di Morico) non è presente nell’organigramma della società e che quindi non può andare in distinta, però che la società si ostini a dire che non poteva assolutamente entrare è una puntualizzazione falsa, in quanto, durante numerose partite, assiste alle partite nel cortile antistante lo spogliatoio, nel gabbiotto, in campo ed addirittura festeggia con i calciatori in campo (come nello screenshot, in occasione del goal di Manuel De Carolis contro il Castrovillari, che si può vedere nel video della partita di Sport Event al minuto 5.44). Se in quel caso, come ora, non era tesserato, come mai è in campo a festeggiare?
Terzo ed ultimo capitolo. Che la squadra giochi sempre per vincere, non serviva la puntualizzazione, anche perché nessuno ha mai messo indubbio l’integralità e la professionalità della società e della squadra Gladiator, non muovendo mai sospetti di ogni sorta. Semplicemente, come in ogni caso in cui viene messo in palio un premio, c’è una motivazione in più per vincere. E non la motivazione unica.
Paura di essere soggetti ad indagine della Procura? Non ve ne sono perché la squadra è stata incentivata a vincere la partita e non a comprometterla. All’intervallo od a quindici minuti dalla fine, poco cambia anche perché, oltretutto, il Gladiator già era in vantaggio. Ma se il sodalizio ha ritenuto opportuno precisare, noi ci sentiamo nel dovere di replicare. Per onestà intellettuale.
IL COMUNICATO STAMPA DEL GLADIATOR
L’ASD Gladiator precisa che a differenza di quanto riportato in un articolo pubblicato su SportCasertano.it, sul premio messo in palio in caso di vittoria contro la Turris, la cronistoria è diversa. Infatti, partendo dal presupposto che la squadra scende in campo sempre per vincere, smentiamo categoricamente l’entrata nello spogliatoio del main sponsor dott. Giacomo De Felice, poiché non essendo un tesserato della società, nè tanto meno in distinta, non poteva assolutamente entrare e, di fatto, non è entrato nello spogliatoio a fine primo tempo. La promessa del dott. De Felice è arrivata al termine del match, in quanto con la vittoria è arrivata la matematica salvezza. La motivazione e professionalità in campo della squadra va oltre il beneficio economico. Del premio, ne dovrebbe beneficiare anche lo staff tecnico, a testimonianza che la cifra messa a disposizione dal dott. De Felice è per il buon lavoro svolto. Ovviamente l’ASD Gladiator ringrazia il main sponsor per il gesto fatto.
