Traghettatore in Coppa Italia prima di consegnare la rosa a mister Potenza, il tecnico degli Allievi Gianluca Ruffo, commenta il pesante ko della Real Albanova nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. L’allenatore parla per prima cosa dello stato di forma della squadra: “Faccio innanzitutto i complimenti a mister Impagliazzo perché ho visto un buon Forio con idee chiare sul terreno di gioco e ha vinto con merito. Dalla panchina non è stato difficile notare le difficoltà di questo gruppo. Gestire e allenare trentuno calciatori non è facile e sicuramente bisognerà intervenire. Dal punto di vista atletico questa squadra non corre, non ha benzina nelle gambe e significa che qualcosa durante la preparazione non è andato per il verso giusto. Ora è arrivato un grande allenatore come Potenza che sicuramente dovrà lavorare parecchio, ma avrà modo di sistemare le varie problematiche. Sia lui che la società hanno programmi ambiziosi, però bisogna fare un passo alla volta e anche io, da allenatore degli Allievi, potrò imparare da uno come lui”.
Passando invece all’aspetto tecnico, nonostante la superiorità numerica la Real Albanova ha incontrato molte difficoltà in fase di impostazione e troppi errori sotto porta: “Eravamo partiti bene con un paio di tentativi di Guarracino – continua il tecnico – poi loro hanno trovato il gol del vantaggio e nonostante l’uomo in più non abbiamo saputo reagire. Poi dopo lo 0-2 nella ripresa abbiamo fallito con Pignalosa e Ferraro due gol facili facili e a quel punto non ci siamo più ripresi. Ormai la Coppa Italia è un capitolo chiuso perché nel ritorno sarà molto difficile rimontare un passivo del genere. Pensiamo soltanto al campionato perché gli errori commessi in queste settimane possono essere sistemati. La rosa è valida, ci sono giocatori validi che conoscono la categoria e sicuramente possono tagliare il traguardo salvezza”. Infine un messaggio ai tifosi: “Con Potenza ci sarà solo da imparare. Bisogna stringersi intorno al club e alla squadra sin da domenica perché serve il calore della gente, dell’intera città. E a Casale c’è la passione per risalire in fretta”.
