Tre su tre nelle ultime uscite in campionato. Nove punti conquistati contro Cellole, Real Albanova e Grumese, sette gol all’attivo due al passivo un bottino non male per la Liburia che punta alla salvezza. Da rilevare come nell’ultimo e propizio periodo per i colori neroverdi si sta mettendo particolarmente in luce la linea verde, infatti, non solo Castaldi, da segnalare le prestazioni convincenti dei giovani 98’ Domenico Falco, Pepe, Mattiello, Iavarone, Sagliocco classe 99’. Nell’ultima sfida di campionato i ragazzi di Di Santo s’impongono due a uno. 38’ percussione di Cantone dalla sinistra atterrato in area il direttore di gara concede il calcio di rigore, dagli undici metri Costanzo spiazza il portiere. Tuttavia la gioia per i padroni di casa dura solo un minuto. Calcio d’angolo alla destra di Granata colpo di testa vincente. Pronti via nella ripresa Lenzone su azione da calcio d’angolo di testa sfiora il gol del vantaggio. Il gol vittoria porta la firma di Antonio Cristofaro. Al 75’ il fantasista in non perfette condizioni subentra dalla panchina va via sulla sinistra evita in bello stile un paio di avversari si porta la palla sul sinistro e calcia in porta sorprendendo il portiere avversario sul proprio palo, un eurogol che rilancia prepotentemente le speranze della Virtus Liburia. Il finale di stagione è ancora da scrivere ma con il rientro di Fabio Gifuni assente per un lungo infortunio e con Antonio Cristoforo in stato di grazia i giochi sono tuttora aperti. Inoltre l’indiscusso valore tecnico e morale dei senatori tra i quali Salvatore Costanzo e Pietro Maione la salvezza non appare cosi tanto impossibile. Il parere del capitano Maione: “Ogni avversario ha le proprie motivazioni nessuno indietreggerà di un passo. Noi dobbiamo essere pronti. La salvezza risiede nella nostra capacità di affrontare le gare con la massima concentrazione e umiltà”. Nel prossimo impegno la Virtus Liburia dovrà vedersela in casa del Comprensorio Casalnuovese. Una gara difficile al cospetto di un avversario di tutto rispetto. Non sarà impresa facile per la ciurma di Carlo Di Santo, ma bisogna lo stesso provarci. Come si dice in questi casi: “Audentes fortuna iuvat”.
