Sabato scorso è arrivato un punto in casa Real Martinese. Tra le mura amiche è finita 0-0 contro il Monteruscello. Sicuramente un punto che muove la classifica, ma una vittoria sicuramente avrebbe cambiato le carte in tavola. E’ il momento per la Real Martinese di non sgretolarsi, ma di compattarsi per raggiungere la sperata salvezza.
Pari a denti stretti. “E’ una squadra nata storta, perchè ci sono troppi elementi timidi per questa categoria” – esordisce il tecnico Pasquale Palmiero – “Sul piano tecnico però la squadra è buona. Per quanto riguarda il pareggio di sabato contro il Monteruscello, sicuramente ha pesato anche l’assenza dell’attaccante Losano, che è l’unico in rosa, e quindi venendo a mancare il punto di riferimento non gira tutto bene. Ovviamente sul risultato ha inciso anche il nervosismo“.
Obbligati a vincere. Nel prossimo turno la compagine del presidente Salvatore Martino affronterà il fanalino di coda Atletico Sangiorgese, tre punti obbligatori come ci conferma lo stesso mister: “Non possiamo più sbagliare, ovviamente non sarà facile poichè anche loro vogliono salvarsi, ed infatti le loro sconfitte sono di 1-0, 2-1 è comunque una squadra che lotta. Personalmente credo nella salvezza in virtù anche della classifica che è corta, bastano due, tre vittorie consecutive per balzare a metà classifica“.
La prima esperienza da allenatore in Prima Categoria. Palmiero ha iniziato la stagione però solo come calciatore, in particolare difensore, poi dopo l’esonero del tecnico Casertano, il presidente Martino gli ha affidato la panchina ed il tecnico rosanero sottolinea: “Sono venuto per giocare e per fare l’ultimo anno avendo 38 anni. Non c’era proprio il pensiero di allenare nonostante lo faccio già con la scuola calcio, ma una cosa sono i bambini e un’altra è una prima squadra. Al presidente comunque quando mi ha proposto di prendere le redini in mano, non potevo dire di no. La salvezza è alla nostra portata“.
