Lombardi è stato fin troppo chiaro. Per esprimersi sulle future ambizioni della Casertana vuole attendere lo spirare del girone d’andata e, di conseguenza, apportare quegli eventuali correttivi ad un organico comunque ampio ma che, in ogni caso, non può ancora competere con quelli di autentiche quali sono Benevento, Lecce e Salernitana. Proprio queste tre compagini, infatti, sono state individuate, a ragion veduta aggiungiamo noi, dal patron rossoblù quali favorite per la lotta per l’accesso diretto alla serie cadetta. La palla, poi, è rotonda e tutto può succedere. A partire già dal prossimo impegno di campionato che vedrà la Casertana ospite della capolista Benevento. La sfida del Santa Colomba assume per i colori rossoblù una sorta di autentico crocevia per quelle che potranno essere le sue ambizioni future. Non perdere in terra sannita significherebbe quanto meno restare a -4 dalla vetta e con uno scontro diretto in meno (Juve Stabia, Lecce e Matera sono già alle spalle) cui doversi preoccupare. Si dice che l’appetito vien mangiando e un risultato positivo a Benevento assurgerebbe a valore aggiunto importante, anche sotto l’aspetto dell’autostima. Che accrescerebbe in misura esponenziale se la Casertana dovesse uscire addirittura vincente dal confronto. Ma è meglio non pensarci, anche perché resta sempre valido il discorso che, dopo oltre quattro lustri di campi polverosi e approssimativi, l’esser ritornati nella serie C (quella che conta) è già di per se appagante e lo è ancor di più conservarla con autorevolezza e senza il minimo affanno (a differenza di qualche altra società assai vicina ai nostri confini). Affrontiamo, quindi, questa trasferta con l’animo sereno, con la consapevolezza di non avere nulla da perdere a differenza dell’avversario. Ciò non vuol dire che bisogna rassegnarsi a fare da vittima predestinata. E sotto questo aspetto, la lezione di Lecce i giocatori rossoblù dovrebbero averla ben capita. Alla prossima.
