Peccato. Buttata alle ortiche una grande opportunità di poter abbandonare l’ultimo posto in classifica e giocarsi la salvezza attraverso i play out. Una stagione ricca di ombre, con una società inesistente ed una squadra che con dei chiari limiti, con pochissime appassionate persone che stanno cercando disperatamente di mantenere la squadra di calcio della “città del foro” nelle quarta serie di calcio. Ieri però la squadra ha fallito. Il Gladiator dopo due importanti quanto insperati successi consecutivi affrontava al Piccirillo il Manfredonia, una squadra non certo irresistibile ma che per i nerazzurri si è dimostrata un ostacolo insormontabile. I sipontini, passati in vantaggio dopo undici minuti grazie ad una sfortunata ed inverosimile autorete di Laezza, sono riusciti a tenere a bada senza patemi d’animo i nerazzurri spuntati e privi di idee. Una gara brutta quella giocata dal Gladiator, privi di Del Gaudio, squalificato, e di Diana. I sammaritani raramente si rendevano pericolosi, commettevano sin troppi errori. Di Somma, nella ripresa, provava a dare una scossa ai suoi inserendo Puccinelli, De Feo ed infine il giovanissimo Carnevale senza riuscire nell’intento di riequilibrare la gara. Il Manfredonia, con ben sette under in campo, non correva rischi e gestiva il vantaggio sino alla fine. Il pessimo terreno di gioco non ha aiutato le due squadre e lo spettacolo ha latitato. Anche un risultato di parità, alle luce di quanto accaduto sui campi delle dirette concorrenti per la salvezza, sarebbe potuto essere utile al Gladiator ma i sammaritani sono stati insufficienti soprattutto negli ultimi venti metri. Troppo acerbi i ragazzi nerazzurri per sopportare una paradossale situazione societaria che ovviamente ha avuto il suo peso in tante partite. Dopo la sosta pasquale il Gladiator affronterà la Mariano Keller e la domenica successiva chiuderà il campionato in casa contro il Bisceglie. Saranno due partite dure, da vincere entrambe per poter giocarsi poi la permanenza in serie D attraverso i play out.
