Piedimonte è imbattibile, ma bravo Atletico Pkh

A volte una sconfitta vale come una vittoria, non sempre vincere può regalare una soddisfazione nel basket. E’ quello che è successo all’Atletico PKH (targato AWSM Store, Coffea, Evolution Bikes e GoldBetCafè) che perde al Pala Matese ma esce dal campo a testa alta e fiera per quanto fatto al cospetto dell’imbattuta capolista. Gli All Greens (targati Agriturismo Masseria dei Monaci, Johnny’s Food & Drink e Bar Gioco Aperitivo) vincono con merito, infilano l’undicesima affermazione consecutiva, restano al comando del girone B, ma stavolta hanno dovuto soffrire parecchio per venire a capo della sfida contro un PKH arrivato alle pendici del Matese in formazione ampiamente rimaneggiata (out Russo, Iodice, Chiacchio, Caprioglio, Di Silvestro e Scarinci). Assenze che, sia chiaro, non giustificano la sconfitta ne tolgono i meriti alla capolista, che comunque era favorita, ma avvalorano l’orgoglio dei nove ‘valorosi’ scesi in campo. In un Pala Matese carico di passione e tifo (oltre 100 presenze), l’Atletico ha tenuto per quasi tre quarti ma non ha mai alzato bandiera bianca anche quando, ormai, lo scarto era irrecuperabile: merito di tutti, merito di un gruppo che finalmente ha giocato una grande partita. Una sconfitta che, ormai, condanna l’Atletico al terzo posto finale nella regular season ma che è di buon auspicio in vista dei playoff mentre gli All Greens hanno ulteriormente fatto capire che, dopo due secondi posti consecutivi, sono seriamente candidati al titolo. Ultima nota, appunto, per la società biancoverde: un plauso enorme al grandissimo lavoro che stanno svolgendo sia con la prima squadra ma anche e soprattutto col settore giovanile. Fantastica ed unica anche la partecipazione del pubblico; difficilmente si trova tanto calore e sportività il tutto suggellato con un bellissimo ‘terzo tempo’ offerto dal club matesino agli avversari casertani.
LA CRONACA. L’Atletico imposta la partita sui ritmi bassi e sulla difesa feroce che sporca tutte le linee di passaggio della capolista; gli All Greens, per 3’, non segnano ed obbligano coach Pacifico a chiamare un timeout. L’uscita è straripante: Mainolfi e Conte sfruttano i centimetri e l’energia per scavare un primo solco a favore dei pedemontani (10-3 al 6’). Sembra l’inizio di una passeggiata ed, invece, è il momento della riscossa: dalla panchina si alza Bryan O’Connor che cambia completamente il volto del match. Il lungo americano impatta alla grande, si fa sentire in vernice, cattura rimbalzi e segna 7 punti consecutivi che tengono il PKH in scia al primo stop (15-10). I matesini smarriscono il filo del discorso offensivo, vengono ingabbiati in area dai lunghi Baccigalupi, Stellato ed O’Connor che fanno un lavoro meraviglioso per non subire troppo Mainolfi, Alfonso Del Basso e Conte. Tocca, quindi, a Giuseppe Del Basso sparigliare le carte con cinque punti filati che griffano il nuovo +8 locale. Senza paura, però, l’Atletico gioca la sua partita e grazie ai punti di Baccigalupi e Napoletano ritorna sul -3. L’ultimo minuto del secondo quarto è una scarica di bombe: nell’ordine segnano Giuseppe Del Basso, Laudisio e Alfonso Del Basso (sulla sirena) per il 28-25 della pausa lunga. Si riparte e l’Atletico è sempre incollato alla partita dopo il canestro di Scialli (32-31), anzi sbaglia più volte la palla del sorpasso al 26’. Qui si spegne la luce dei casertani, complice anche una situazione falli deficitaria, e Piedimonte ne approfitta per piazzare un terrificante break di 12-2 che porta la firma del totem Mainolfi e di Bucci che insacca la tripla, nuovamente, a fil di sirena. L’onda verde non si ferma Conte e Giuseppe Del Basso allungano il gap fino al +17; il passivo è ingeneroso e l’Atletico ha il merito di continuare a giocare. Le panchine si svuotano e la copertina finale spetta a Domenico Landolfo; il giovane esterno rossoblù si prende l’ultimo tiro e realizza un pazzesco buzzerbeater da 7 metri accolto con un’ovazione anche dallo sportivo pubblico di casa. Finisce con le due squadre che vanno ad applaudire i tifosi presenti che si lasciano andare ad un caloroso applauso a vinti e vincitori. Hanno vinto tutti al Pala Matese.