Da realtà emergente a rivelazione del rugby giovanile campano. I Bufalotti Brezza, sono nati come costola del Clan Santa Maria Capua Vetere, ma hanno una struttura societaria a parte, pur partecipando ai concentramenti delle varie categorie giovanili in quota gialloblù, con al vertice il giovanissimo presidente Tommaso Lanna, ex rugbista che segue anche sul campo i giovani atleti assieme ad uno staff qualificato. Francesco Di Rienzo, Ottaviano Lanna, Giuliano De Angelis, con il contributo anche di Daniele Russo e di Gino Licciardi (che cura il settore scolastico e la propaganda) seguono i ragazzini dal mini rugby all’Under14 e stanno ampliando non poco la base ovale tra le nuove generazioni in nemmeno due anni di attività. E i risultati arrivano. La compagine Under14 guidata da Francesco Di Rienzo, ha cominciato il proprio campionato (non c’è classifica, ma solo concentramenti validi) un po’ in sordina con 2 sconfitte nelle prime due gare, ma poi qualcosa è scattato nei ragazzi che come afferma Di Rienzo: “seguono alla lettera gli insegnamenti e stanno imparando a giocare un rugby semplice ed essenziale con grande intelligenza”. Da lì in poi solo vittorie, l’ultima per 64-0 contro il Nola Rugby, altra realtà nascente in Campania, con 12 mete ed 2 trasformazioni. Sono andati a segno per i Bufalotti Christian Ruotolo, Salvatore Iodice, Nino Franco, Francesco Sergio, Antonio Esposito, Giuseppe Damiano ed Alberto Vitale, mediano di apertura che di mete ne ha messe a segno ben 4. L’entusiasmo sta coinvolgendo e sconvolgendo sempre di più il presidente Tommaso Lanna: “Questi ragazzi ci stanno riempiendo di soddisfazioni, non solo per quanto visto in campo, ma anche per il gruppo che si sta creando”, afferma il patron. Un ruolo particolare lo rivestono anche le dirigenti tra le altre Michela Ienco, Flora Capitelli. “Ma anche i genitori stanno rivestendo un ruolo chiave – prosegue e conclude Francesco Di Rienzo -, dato che curano il terzo tempo, le trasferte e ci sono vicini non solo nelle partite in casa al ‘Francesco Casino’, ma in tutto”.
