Era la mattina del 9 ottobre 2012 quando Giuseppe Russo lasciò la vita terrena a seguito di un violento incidente stradale, avvenuto nella serata precedente. Ora a nove mesi dalla sua triste scomparsa, diversi amici, che hanno condiviso con lui l’adolescenza e l’esperienza calcistica nelle varie squadre cui ha giocato, hanno organizzato la prima edizione del Memorial “Giuseppe Russo”. La manifestazione consisterà in un torneo di calcio a 5 che si terrà dal 9 al 16 giugno 2013 presso la struttura “G. Merola” di via Pietro Nenni a San Prisco, dove si affronteranno le 8 squadre che hanno presentato regolare iscrizione. La kermesse prende avvio domenica 9 giugno, con la cerimonia inaugurale e il match di debutto delle 22.00 che vedrà scendere in campo l’Hermes Casagiove (ultima squadra in cui ha militato Giuseppe Russo) contro una selezione locale. Per l’occasione, la compagine giallorossa di Michele e Roberto Corsale e del dg Salvatore Saldamarco ha scelto di aderire con un gruppo composto da diversi atleti della juniores casagiovese, tutti nati dal 1993 in giù, con l’innesto del solo Giuseppe Motta della Vis San Nicola (il quale ha voluto partecipare in quanto grande amico di Giuseppe). Sarà un torneo nel nome di Giuseppe Russo, ragazzo di appena 18 anni che ha lasciato un vuoto enorme nella vita di coloro che lo conoscevano. Già lo scorso dicembre l’Hermes Casagiove organizzò una manifestazione di calcio a 11 al campo sportivo di San Prisco “Caduti di Superga” insieme a Gladiator e San Prisco (rispettivamente squadra del cuore e squadra della città di residenza di Giuseppe) per commemorare la scomparsa di un giovane talento calcistico ma soprattutto di un ragazzo sorridente e sempre disponibile nei confronti di tutti. Commovente l’abbraccio di tutti i partecipanti ai genitori che non riescono a capire come possa essere successa una cosa del genere al loro amato figlioletto. Gli amici che hanno organizzato questo Memorial non dimenticheranno la sua figura e fanno di questa frase lo slogan del torneo: “Vincere nel cuore di chi resta significa non morire mai. Peppe vive”.
