Era il 12 maggio quando nell’ultima gara stagionale del Napoli al “San Paolo” i tifosi azzurri hanno dedicato una bella e sentita standing ovation per Gianluca Grava, ancora capitano per un giorno, che al momento della sostituzione ha salutato il suo pubblico molto probabilmente per l’ultima volta da giocatore partenopeo, indossando una maglia con scritto “Ti Amo”. E’ questo ciò che prova per la sua squadra il difensore originario di Caserta e da sempre tifosissimo del club sotto l’ombra del Vesuvio, per lui come una seconda famiglia dopo un’avventura lunga ben otto anni e mezzo, dall’inferno della serie C alle soddisfazioni in A tra Europa League e Champions.
Ben 153 presenze con la maglia azzurra e due reti, unite a momenti indelebili per la sua carriera, dopo aver contrastato giocatori della caratura di Ronaldinho, Totti, Mario Gomez, Di Natale, Balotelli, Tevez e tantissimi altri campioni, costruendo fattivamente tassello dopo tassello, la storia del Napoli nell’era De Laurentiis. Infortunii e le ingiuste accuse per la mancata denuncia alla tentata combine di Gianello nel caso calcioscommesse, non l’hanno mai fermato: la voglia di tornare in campo era così forte da superare ogni ostacolo sempre con professionalità, serietà e tranquillità, quelle di un vero professionista.
Dopo una lunga carriera, è forse arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo. Il contratto con il Napoli è in scadenza il 30 giugno ma per Grava si prospetta un’allettante alternativa: l’ingresso in società con un ruolo dirigenziale a contatto con la squadra ed i suoi ex compagni, continuando a fare da collante in uno spogliatoio che conosce bene e che ha tenuto ben saldo anche quando in campo spesso non poteva ritagliarsi uno spazio da protagonista. “Per lui ci sarà sempre posto nel Napoli” ha dichiarato più volte il presidente De Laurentiis quasi fino allo sfinimento. Insieme a lui anche un altro ex di lusso, l’allenatore della scalata fino alla serie A Edy Reja, che potrebbe affiancare in un ruolo più tecnico Rafa Benitez. In attesa della prossima stagione, spetta solo al giocatore decidere: le porte della Società sono aperte, anzi, spalancate, ed aspettano solo il suo ok per accoglierlo ancora una volta a braccia aperte.
