In casa Centro Diana si attende con ansia il match di domani, che segnerà con inconfutabile certezza il destino della squadra che dovrà vincere sul difficile parquet di Bari per salvarsi. In vista della delicata sfida non si nasconde coach Chicco Palmisani ritiene l'impresa al Pala Balestrazzi difficile ma non impossibile. «In gara 2 contava soltanto il risultato, dovevamo vincere ad ogni costo e alla fine ci siamo riusciti, sebbene con qualche ansia di troppo. Bari è una squadra combattiva, fa un tipo di gioco molto dispendioso in fase difensiva, con aiuti e raddoppi, nonchè un pressing continuo a tutto campo che, se non riesce a incanalare la partita nella propria direzione, fa arrivare nel finale le ragazze molto stanche. E questa è stata la chiave di lettura che ci ha permesso di portare a casa gara 2. Da questa gara ora vogliamo ripartire con maggiore convinzione: se abbiamo sofferto a tratti il pressing sulla nostra impostazione del gioco, la chiave per riuscire ad uscire dall'empasse è stato il ragionare di più, il non abbassare la testa e cercare sempre il compagno libero. Solo così siamo riusciti a incanalare la gara sui nostri binari e abbiamo ottenuto questa vittoria che può pesare dal punto di vista psicologico. L'atteggiamento della Pink, infatti, dimostra che loro avrebbero voluto chiuderla qui a Maddaloni quindi un minimo di inerzia psicologica può essere dalla nostra, mentre magari la loro delusione può portare anche a un po' di frustrazione, nel qual caso dovremo essere bravi a sfruttare la situazione. La gara di giovedì si disputerà in un ambiente caldissimo: sappiamo che sarà molto difficile fare l'impresa, perchè Bari tra le mura amiche non concede quasi nulla ai suoi avversari, ma nonostante tutto ci proveremo con tutti i mezzi a nostra disposizione: difesa aggressiva, attacco ragionato e cose semplici». Ora la parola sta al campo, col Centro Diana che lima gli ultimi dettagli tecnici e fisici per prepararsi al match di domani sera ore 20,30. Probabilmente nessuna di questa due formazioni merita di retrocedere nella divisione regionale, ma la legge dello sport è crudele e non basta avere giocato una gran bella pallacanestro per tutta la stagione per poter riuscire ad essere salvi.
