Lo si ricorda in maglia granata qualche stagione orsono sotto la guida tecnica di Sasà Amato. Gianluca Ruffo ha accettato di corsa la proposta del direttore sportivo Filosa cercando in termini di esperienza di poter dare una mano per la causa. Un gruppo di giovani temibilissimi e qualche esperto :ecco a voi il SanPioMondragone Calcio in questo finale di girone d’andata. E’ un campionato difficile questo in casa granata e tutti ne sono consapevoli. La tifoseria organizzata esprime il massimo sostegno a questi ragazzi consci della difficoltà della stagione. Si esce con la maglia sudata e questo è quello che conta. Non si gioca per la Champions League ma per Mondragone, per il fascino unico della casacca granata. E’un onore indossarla ricordiamolo sempre. Si potrà anche retrocedere ma i ragazzi vanno solo applauditi. La squadra sta esprimendo gioco e voglia di mettersi in luce. Al momento la squadra è da applausi: tanto cuore ed impegno per un gruppo di giovani da tener d’occhio. Sabato c’era da sbigottirsi gli occhi nel momento in cui i baby domiziani volavano in letali folate offensive. Si sprecano i complimenti e commenti positivi sul gruppo ufficiale della squadra SanPioMondragonenelcuore. Schierato in difesa nel ruolo di fludificante, Gianluca Ruffo mostra come sempre il meglio del suo repertorio:fisicità e bordate da siderali distanze. E’ l’elemento di esperienza della squadra:”Mi ha chiamato Paolo Filosa e sono tornato a Mondragone per dare una mano a questo progetto giovane. E’ andata male dopo un risultato positivo fuori casa. Il nostro tecnico Saulle è molto preparato.Ci sono molti giovani in prospettiva. Quando incontri una squadra esperta come il San Marco Trotti con 4-5 elementi di categoria alla fine lo paghi. Il futuro Raggiungeremo sicuramente la salvezza in questo 2013. Due anni fa ho fatto bene con Sasà Amato. Metterò sempre massimo impegno sudando la maglietta”.
