“Un albero non fa una foresta”. Fu questa la sua frase di esordio nella conferenza stampa di presentazione di due anni fa nel quartier generale dell’Ibg, quando fu scelto per presidiare l’area bianconera da parte di coach Sacripanti. Da quel momento solo ombre e pochissima luce per Olumide Oyedeji del quale si erano perse le tracce cestistiche (finite in Cina ndr) dopo che lo stesso timoniere canturino fu costretto a correggere la propria rotta puntando su colui che era stato da sempre il proprio obiettivo principale e cioè Eric Williams. Una meteora nel basket casertano e dove ha lasciato solo la frase di cui sopra prima di sparire completamente. Il fisico e la mole del nigeriano, però, non sono scomparsi completamente dal radar del basket in generale, dal momento che il Ct della selezione nigeriana, lo ha premiato con la convocazione prima al pre-olimpico del Venezuela, dove è sceso in campo con il contagocce e poi con la decisione di inserire definitivamente il proprio nome all’interno del roster ultimo che ha esordito ieri mattina in quel di Londra per l’evento sportivo più importante di questo 2012. Un esordio olimpico bagnato con un successo di misura per la selezione guidata in panchina da Bakare (che vantava la presenza anche di Al Farouq Aminu degli Hornets ndr). Successo contro la Tunisia, dove l’ex Juvecaserta non solo è sceso in campo tra i cinque dello starting five, ma ha giocato anche per più di 11 minuti collezionando due punti, catturando un rimbalzo, ha rubato un pallone perdendone un altro, ma presentandosi nei primi minuti di partita con una stoppata che forse lasciava intendere del perché lo stesso Sacripanti lo aveva scelto come albatross del pitturato del Palamaggiò.
