Parlare di numeri dopo la serata vissuta domenica sera al PalaMaggiò risulta difficile. Forse i numeri più importanti sono quelli dei battiti del cuore di Alex Righetti, assolutamente fenomenale in una giornata in cui molti suoi compagni hanno giocato sotto il par. Se proprio vogliamo leggere il referto, notiamo subito come il buon Alex sia stato assolutamente l’uomo del match con 30 punti e 10 rimbalzi tondi tondi. Uno come lui, per segnare così tanto partendo dalla panchina, non può che avere delle percentuali al tiro stellari e così è stato: l’ex riminese ha tirato da due con l’80% (4/5), da tre con il 57% (4/7) ed è stato assolutamente perfetto a cronometro fermo con uno stellare 10/10. Terminato il dovuto peana rivolto ad un giocatore incredibilmente prezioso, non possiamo evitare di sottolineare l’importante prova offerta sotto canestro dalla Pepsi che ha catturato ben 41 rimbalzi a fronte dei 28 avversari. Teramo, nonostante abbia guidato la gara per molto tempo, non ha saputo approfittare delle 16 palle perse dai bianconeri, apparsi per lunghi tratti dell’incontro svogliati ed inconsapevoli del valore assoluto che avevano i due punti in palio. La Pepsi da parte sua ha avuto il merito di crederci, trascinata, come detto, da un Righetti stile all star. La Juve ha vinto il duello al tiro da due (47,9% contro il 44,4 degli avversari) ed al tiro da tre (52,6% a fronte del 41,7% teramano). Queste buone percentuali hanno permesso agli uomini di Sacripanti di rimanere agganciati alla gara, pur non difendendo come avrebbero dovuto in un incontro tanto importante. Il parziale del quarto periodo (23-13 Juve) e quello dell’overtime (24-9) mostrano infine la folle rincorsa al successo di una Caserta improvvisamente rinata, dopo aver visto il baratro vicinissimo. Ed ora a Collins e soci non resta che andare avanti con la coscienza di poter compiere grosse imprese, ma di dover gestire meglio gli avversari più malleabili.
Pio Carfora
