Un autogoal di Moffa condanna il Torrecuso, la Virtus Carano resiste e trionfa sotto la pioggia

 Dopo una rimonta inarrestabile condita da nove risultati utili consecutivi, la Virtus Carano  conquista il terzo posto grazie alla vittoria sofferta ottenuta per 0-1 a Ponte contro il Torrecuso. I ragazzi del presidente Di Tommaso vanno in vantaggio nel primo tempo, non concretizzano il raddoppio e subiscono l’impeto dei sanniti i quali, nonostante l’inferiorità numerica, sfoderano l’assalto che viene rispedito al mittente da una difesa impeccabile. La Virtus, priva degli squalificati Portanova e Crisci sostituiti dagli ottimi Di Stasio e Caiazza, parte bene ed al 6’ si fa pericolosa con Passaretta che, liberato da Ferraioli, colpisce il palo e sulla respinta Correale non dosa il sinistro.  La replica sannita avviene ad opera del forte nuovo acquisto Tortora (proveniente dalla Battipagliase insieme a Caruso) che scaglia una conclusione velenosa respinta da Merola (11’). Il portiere locale Romagnini viene chiamato più volte in causa smanacciando due tiri-cross di Biancolino (13’) e Passaretta (21’) e respingendo con qualche timore il missile su punizione calciato dalla new entry caranese Della Femina (32’). Mister De Feo insiste con un pressing asfissiante e raccoglie i frutti quasi a tempo scaduto (45’). Gelotto e Ferraoioli si proiettano in avanti, lancio sulla fascia sinistra per Grezio che crossa al centro e trova un ottimo alleato in Moffa che, nel tentativo di anticipare Passaretta, svirgola il pallone nella propria porta e regala lo 0-1. Ad inizio ripresa Conti strattona Grezio pronto ad andare in porta e viene cacciato per doppia ammonizione (56’). In inferiorità numerica i sanniti mostrano una reazione opprimente. Dopo la parata dell’ottimo Merola su Di Sabato (74’), il Torrecuso si mangia il pareggio con Carnicelli che, dopo il velo di Di Sabato sul cross di Formato, a porta quasi sguarnita butta a lato (78’). Passaretta non chiude la pratica (82’) e la Virtus suda freddo sulla punizione di Di Sabato stoppata dal palo (88’).