- Danilo Benincasa
Sabato il Futsal Gladiator ha subito una sonora sconfitta contro l’Avellino per 6-1. Attualmente la società sammaritana naviga nelle ultime posizioni, ma considerata la rosa presto sicuramente risorgerà da queste sabbie mobili. “Sabato è stata una sconfitta abbastanza pesante” – dichiara Danilo Benincasa “Sicuramente non meritavamo quel risultato. Purtroppo la cosa che non va, che ci portiamo dall’inizio del campionato è che quando andiamo sotto di qualche rete, poi non riusciamo a reagire. Se analizziamo i giocatori uno per uno, posso dire tranquillamente che per l’esperienza che abbiamo, siamo una squadra da play off. L’ultimo posto in classifica non mi preoccupa più di tanto, perché con due vittorie, fortunatamente, stiamo a metà classifica”. Il periodo negativo di risultati, la settimana scorsa è costata la panchina ad Atronne, che si è visto sostituire dal tecnico Sparaco, e Benincasa analizza il momento di crisi “La svolta ci doveva stare, purtroppo. Quando non arrivano risultati il primo a pagare è sempre il mister, è una legge del calcio, anche se il 99% è colpa nostra. A mio parere può arrivare anche il più grande allenatore di calcio a 5, ma se noi continuiamo a non metterci quella cattiveria agonistica, quella voglia di vincere, noi non vinceremo mai. Purtroppo gli attori principali di questo film siamo noi, nulla togliere al nuovo mister, che si vede ha passione per questo sport, ed è molto preparato”. Prossimo turno il Futsal Gladiator affronterà, tra le mura amiche, il Napoli Lepanto che in trasferta fino ad ora ha vinto solo una volta e Benincasa carica i suoi “Mi dispiace per il Napoli Lepanto, ma noi abbiamo solo un risultato. Sabato sarà la svolta, sono convinto, ho visto i miei compagni ieri in allenamento e mi sembravano dei leoni, non vediamo l’ora che arrivi sabato”. Infine il bomber Benincasa dichiara “Vorrei ringraziare la società, che in questo momento difficile che stiamo attraversando, c’è stata sempre vicina, e spero quando prima di dargli anche qualche soddisfazione. Sia come società, che come persone, non si meritano tutto questo”.
