Quell’addio forzato di Mancino: “Mi dissero che per me non c’era più posto, ma la Casertana non l’ho mai dimenticata”



Nicola Mancino
Nicola Mancino

Dopo Rajcic anche Nicola Mancino fa luce su alcuni dettagli del suo addio alla Casertana. Lo ha rivelato oggi al collega Nico Marotta attraverso le colonne del Mattino «Avevo firmato la rescissione con il club – spiega – con l’intesa di firmare un nuovo contratto. Ho continuato a telefonare alla società fino all’ultimo ma, a fine agosto, Pannone mi ha fatto capire che per me non c’era posto. Solo allora decisi di firmare per l’Ischia che, con tutto il rispetto, non è propriamente il Real Madrid». Mancino fu il primo grande acquisto della gestione Lombardi. In due stagioni, 17 gol e una valanga di assist in rossoblù lo hanno iscritto nella storia della Casertana: «Sono affezionato a un club nel quale spero di ritornare. Sogno di vincere il campionato con i falchetti prima di chiudere la mia carriera». Nemmeno trentadue anni e tanta strada ancora da fare: «Il futuro riserva sorprese e io spero ancora di realizzare il mio sogno. Tanto più che a Caserta ho ancora casa e conservo tanti splendidi amici». Da tifoso il suo commento sulla stagione della Casertana: «Mi è dispiaciuto per la sconfitta ai playoff soprattutto perché il Pordenone era avversario alla portata e perché la squadra ha pagato un pizzico di sfortuna». Poi sul futuro del club: «Spero che Lombardi rimanga il più a lungo possibile a Caserta. È una grande persona e anche se so che per lui è difficile non credo che lascerà un club al quale so che è molto affezionato».




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