Brutti e vincenti, ora pronti per l’aperitivo capitolino



La Casertana festeggia dopo la vittoria sul Barletta (Foto Giuseppe Scialla)
La Casertana festeggia dopo la vittoria sul Barletta (Foto Giuseppe Scialla)

Dialogo tra tifosi: «Domenica contro la Lupa Roma a che ora si gioca?». «Alle 11». «Alle 11? Ma mica siamo in Eccellenza?». Un orario insolito per la Serie C, frutto della politica adottata dai vertici della Lega Pro che, al pari dell’organismo che regge le sorti della Serie A, hanno introdotto anche per i suoi tornei lo spezzatino per rendere il prodotto più appetibile sotto profilo mediatico. Fatto sta, però, che la partita all’ora dell’aperitivo rimanda il tifoso casertano ai brutti ricordi del campionato di Eccellenza, categoria nella quale, suo malgrado, il club rossoblù ha dovuto fare i conti per tre stagioni: 2005/2006 quella dei play off fatali con il Succivo (1-1 su rigore al 97′ con passaggio al turno successivo degli atellani), 2006/2007 e 2008/2009, tornei questi ultimi due terminati con un trionfo per la Casertana. Fortunatamente la realtà attuale è ben diversa e vede una Casertana in grande spolvero, distanziata di appena un paio di lunghezze dalla coppia di testa formata da Salernitana e Benevento, quest’ultimo prossimo avversario dei rossoblù in Coppa Italia mercoledì al Pinto. Adesso si respira un’aria diversa intorno alla Casertana, sensazioni che ormai mancavano da fin troppo tempo. Eppure, qualche voce fuori dal coro non manca. Un dato trascurabile, questo, se non fosse che tale voce proviene addirittura dal presidente Lombardi, ovvero il principale artefice della rinascita della Casertana. Al patron rossoblù non sta piacendo il gioco espresso dalla squadra puntando il dito anche sulla mancanza di equilibrio tattico. Incontentabile? Non direi. Piuttosto un dirigente che conosce bene certi sviluppi del calcio di Lega Pro, consapevole che determinate lacune se in questa fase della stagione ci si può mettere la classica pezza, magari più in là potrebbero emergere in maniera più consistente con conseguente calo di risultati positivi. Una domanda, però, sorge spontanea: non è che il buon Lombardi, sotto sotto, voglia ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza tranquilla, eventualmente impreziosita da una qualificazione ai play off? Chissà, per ora resta un interrogativo inevaso. Staremo a vedere. Alla prossima.




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