Markovski: “Rispetto Cantù, ma serve la vittoria”



Zare Markovski allenatore della Juvecaserta (Foto Buco Juvecaserta.it)
Zare Markovski allenatore della Juvecaserta (Foto Buco Juvecaserta.it)

Si ritorna nel cuore della città, si ritorna nella sede del Coni per presentare la settima giornata di campionato. Ed è già giorno di vigilia dal momento che si gioca domani sera al Palamaggiò: arriva Cantù degli ex Pino Sacripanti, Massimiliano Oldoini e Stefano Gentile. Arriva una partita che, inutile dirlo, pesa tantissimo dal momento che la classifica dice ‘0’. Questa la dichiarazione di coach Zare Markovski che si prepara a vivere la ‘prima’ casalinga dopo lo stop a Capo d’Orlando.

Antonutti ed Ivanov saranno della partita? In che condizioni sono?



“Sì, ma bisogna essere onesti nel dire che ancora non siamo pronti, col loro arrivo, a dare maggiore forza. Stiamo cercando di risolvere i problemi ed i giocatori si stanno applicando al massimo. Ivanov è quasi in forma campionato, Antonutti è abbastanza in difficoltà avendo fatto l’ultimo allenamento 15 giorni fa con Forlì. Spero e son certo che Ivanov ci potrà dare abbastanza nell’immediato, Antonutti sarà una incognita anche per me ma domani vediamo quanto potrà dare. Ivanov è, calcisticamente parlando, un centrale difensivo mentre Antonutti è un centravanti; sono sicuro che Antonutti ci darà minuti di qualità quando Scott sarà in panchina mentre Ivanov passa bene la palla e può essere un play aggiunto oltre ad essere un giocatore furbo”.

Avendo avuto una decina di giorni di lavoro, come si spiega questo 0-6…

“Ci sono giocatori come Gaines, Young ed Howell che non hanno avuto un grande impatto col campionato italiano, per vari motivi; poi ci sono stati problemi tecnici e di amalgama che non vengono aiutati dai risultati negativi”.

Su cosa si sta concentrando il suo lavoro in questi giorni?

“Sul prodotto basket lavoriamo quotidianamente sia in attacco che in difesa. Ovviamente ho lavorato di più sulla difesa ma i miglioramenti devono arrivare da tutte le parti, cerco di prendere il meglio da ogni giocatore. Adesso dobbiamo coinvolgere maggiormente Moore, dargli la squadra in mano; Gaines ha avuto un risveglio già a Capo d’Orlando”.

Come procede il rapporto con Young?

“Sinceramente non posso dire niente di brutto su quello che ho visto in campo; negli allenamenti e nel match contro l’Upea ha dimostrato di avere un peso positivo sulla squadra”.

Domani c’è Cantù, quali difficoltà sono dietro l’angolo…

“Le difficoltà sono rappresentate dal rodaggio della squadra canturina che gioca molto pick ‘n roll perché cerca di dare pressione sulla palla e ci vorrà punirci con gli aiuti. Sulla gestione dei possessi siamo molto simili, il ritmo della partita è uguale: loro hanno ‘dieci giocatori dieci’ e tutti possono essere pericolosi mentre noi non siamo ancora pronti a questo livello. Il ‘miss match’ potrebbe essere quello di Williams contro i nostri lunghi, ma in attacco possiamo sfruttarlo; è importante l’intensità che metteremo in campo ma già l’ho visto negli allenamenti. Dobbiamo rispettare Cantù ma giocare la nostra partita”.

Il mercato finisce qui?

“Pensiamo solo a Cantù, prima arriva il successo e poi possiamo ragionare con maggior freddezza”.


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