L’ex presidente Signore riabbraccia il Gladiator: “Ricordi indimenticabili mi legano ai colori neroazzurri. Rientro in società? Ne sarei onorato”



Il vecchio presidente Gaetano Signore (foto SportCasertano.it)
Il vecchio presidente Gaetano Signore (foto SportCasertano.it)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La sua presenza sul campo di Casapulla ha riportato i tifosi neroazzurri indietro di anni. Nell’epoca successiva alla gestione Vollero, Gaetano Signore prelevò il Gladiator da Amedeo Di Lorenzo nell’estate del 1987 e ne fu massimo esponente fino al dicembre del 1990. In tre anni e mezzo il geometra di Santa Maria Capua Vetere ottenne importanti successi che lo inseriscono nella “lista aurea” di presidenti vincenti del blasonato sodalizio sammaritano. Dopo il settimo posto della stagione 1987-1988, fu indimenticabile la vittoria del campionato di Eccellenza 1988-1989 che riconsegnò la Serie D al Gladiator tre stagioni dopo la retrocessione. L’apice di una vita con i colori neroazzurri tatuati addosso, grazie ad una passione che il padre gli trasmise sin dalla nascita avvenuta nel 1946. A soli otto anni, nel 1954, il colpo di fulmine: il padre lo portò al “Mario Piccirillo” ad assistere alla gara Gladiator-Acqua Pozzillo (vecchio nome dell’Acireale) e da allora fu grande amore.

RICORDI INDIMENTICABILI. Dagli anni ‘70 il Gladiator diventa un impegno costante nella vita di Gaetano Signore che, prima di svolgere il ruolo di presidente, ha vestito i panni anche del dirigente dal 1973 al 1983, venendo incaricato del ruolo di responsabile del settore giovanile. Sotto la sua guida, nel 1981-1982 la Berretti neroazzurra vinse il campionato regionale ed andò ad un passo dal trionfo nazionale, venendo sconfitta dalla Lodigiani in semifinale. Altri tempi che il purosangue sammaritano rammenta con un velo di emozione che gli traspare negli occhi: “Al di là delle cariche rivestite, mi preme anticipare un principio cardine della mia vita: sono sempre stato un tifoso del Gladiator. Sin dalla nascita ed anche in quei momenti nei quali ho fatto un passo indietro. Tanti ricordi affiorano nella mia mente, non potrò mai dimenticare la vittoria del campionato di Eccellenza 1988-1989 con calciatori forti come Giovanni Fusco, Salvatore Perrelli, Giosué Russo, Walter Giobbio. Una rosa ottimamente preparata da Mario Fazi che era all’altezza e che vinse il campionato con merito”.



LE SFIDE CON L’AVERSA NORMANNA. Il derby con l’Aversa Normanna è stato una consuetudine anche durante la sua presidenza, così l’uomo, distinto ed ordinato nel modo di esprimersi e di vestire e che oltretutto quest’anno ha spento le settanta candeline, rivela qualche aneddoto storico: “Dell’Aversa, anzi della Real Aversa perché così all’epoca era denominata, ricordo che era una squadra che nella stagione 1987-1988 ha vinto meritatamente il campionato di Eccellenza. Disponeva di giocatori di fama, in primis Ciccio Foggia che era chiamato in Campania il “piccolo Maradona”, per la somiglianza sia come altezza che come fisionomia. Un altro episodio curioso risale al campionato 1989-1990. All’ultima giornata andammo a giocare ad Aversa e stavamo perdendo col punteggio di 2-0. Poi nel giro di un quarto d’ora reagimmo e pareggiammo. Al primo goal, il portiere normanno, che era imbattuto da nove partite, pianse e fu sostituito qualche minuto dopo dall’allenatore, uscendo dal campo con le lacrime agli occhi”.

IL RITORNO. Nell’opera di inserire all’interno dell’organigramma societaria vecchie figure del calcio sviluppato all’ombra dell’Anfiteatro, così come avvenuto con Alfonso D’Amore ed Amedeo Liccardo, durante la scorsa settimana gli interpreti principali del nuovo corso neroazzurro hanno incontrato Gaetano Signore che conferma: “Già da diversi giorni sto avendo diversi colloqui con il presidente Raffaele D’Anna ed il dottor Giacomo De Felice. Da subito ho dato la mia disponibilità per elargire una mano al Gladiator, tanto che mi è stata prospettata l’ipotesi di essere investito della carica di presidente onorario. Ne sarei grato, perché i colori neroazzurri sono sempre nel mio cuore ed ho avuto modo di conoscere persone stimabili come il presidente Raffaele D’Anna, il dottor Giacomo De Felice, il direttore generale Salvatore Bruno D’Anna, il direttore sportivo Antonio Governucci e gli altri collaboratori. Spero vivamente di entrare a far parte di un progetto di cui ho letto molto bene dai giornali e che, toccando con mano, può regalare un futuro di successi alla Santa Maria Capua Vetere calcistica”.


error: Content is protected !!
P