Gladiator, dopo un lento parto l’Amministrazione Mirra genera la delibera sull’uso del “Piccirillo”. Ecco cosa cambia rispetto al passato



L’attuale manto di gioco del Piccirillo

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ne è servito di tempo ma finalmente, dopo un parto lungo oltre quattro mesi, l’Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere ha reso ufficiale la delibera di Giunta che determina la concessione per l’uso temporaneo dello stadio “Mario Piccirillo”: una novità assoluta nel calcio cittadino. Nel mese di luglio il sindaco Antonio Mirra ritirò le chiavi dell’impianto, dopo che l’allora società neroazzurra non si iscrisse in Serie D, ed in questi mesi ha studiato una delibera efficiente. Quest’ultima, a dispetto della storia passata, nega la gestione annuale ad una sola società, qual è stato il Gladiator, e prevede l’uso attraverso una tariffa completamente diversa rispetto alla modica cifra di 100 euro che l’anno scorso spettava al team neroazzurro per la gestione di un mese (da vari controlli pare che non è mai pagata dalla proprietà D’Anna), a patto che però il sodalizio ne curasse la manutenzione addossandosi le relative spese.

INFORMAZIONI. Di fatti, la delibera di Giunta n° 188 chiarisce che l’uso avviene per un tempo limitato, al costo di 150 euro per cinque ore di utilizzo, ed indica chiaramente che lo stadio può essere usufruito solo per la partita od eventuale manifestazione, da qualsiasi squadra iscritta ai vari campionati che ne faccia richiesta. Quindi, la possibilità viene concessa anche a società esterne a Santa Maria Capua Vetere.



NIENTE ALLENAMENTI. Non è fatta menzione per gli allenamenti, perché è facile intuire che, contando anche gli allenamenti a quel costo, la spesa a fine mese sarebbe molto ma molto esosa. Basta fare il conteggio di 150 euro per 5 sedute (750 euro settimanali per quattro sedute ed una partita) che moltiplicati per quattro settimane ammonterebbe a 3mila euro per 28 giorni (qualcosa in più se contiamo un mese). E se aggiungiamo la juniores e le giovanili, allora il costo complessivo diventerebbe insostenibile per qualsiasi società dilettantistica.

PROSSIMO SCOGLIO. Per effetto di questa decisione amministrativa, che, va detto, era ora venisse licenziata per chiarire una volta per tutte come deve avvenire l’utilizzo dell’impianto calcistico, il Gladiator ed anche la Nuova Juve Sammaritana potranno tornare a giocare nella propria città, dopo aver disputato sempre fuori città le precedenti partite casalinghe. Ma le grane non sono finite per i club sammaritani, perché attualmente la struttura di via Martiri del Dissenso versa in uno stato fatiscente e ci vorrà del tempo e denaro per rimetterla a nuovo, a causa delle perdite d’acqua, dell’erba da tagliare e tanti altri piccoli accorgimenti. Ed è questo il prossimo scoglio da superare, perché sono necessari dei soldi da destinare in primis ad un intervento straordinario pre-utilizzo e poi alla manutenzione ordinaria, perché i soli 150 euro a partita non possono garantire in alcun modo un lavoro efficace.

PRO E CONTRO. All’Amministrazione Mirra vanno dato le colpe per il lasso di quattro mesi, troppi per delineare in toto la delibera, ma allo stesso tempo, consapevoli che nella città dell’Anfiteatro ci siano tanti altri argomenti a cui badare, va dato atto che, dopo anni ed anni di inconsistenza burocratica in merito alle strutture sportive, ora lo stadio Piccirillo gode di una delibera di Giunta che a Santa Maria Capua Vetere fa giurisprudenza, perché nessun sindaco nella storia si era mai preso la briga di approfondire lo stato della struttura singola: addirittura tutti gli impianti non erano differenziati e trattati allo stesso modo secondo un univoco regolamento (come se non ci fosse differenza tra lo stadio e la piscina).

Questo è solo l’inizio di un iter che, le società si auspicano, porti il più presto possibile a fruire del Piccirillo, ma c’è bisogno di un’accelerata perché si rischia che trascorra tanto altro tempo prima che le squadre sammaritane tornino a giocare a casa. Ed in questo momento nessuno ha tempo da perdere.

 

ECCO IL TESTO DELLA DELIBERA DI GIUNTA NUMERO 188

L’utilizzo dell’impianto è limitato alla sola attività organizzata come da richiesta esclusivamente nel periodo ed orario stabilito di volta in volta;

  • L’autorizzazione dell’uso dell’impianto sportivo comprende sia il campo di calcio che gli spogliatoi ed eventuali altri locali che dovessero essere richiesti per l’evento o la disputa della partita di calcio,
  • L’utilizzo dell’impianto dovrà avvenire nel rispetto del “buon uso del bene comunale” con la precisazione che, nel rispetto del perseguimento dell ‘interesse pubblico, questa Amministrazione è titolare di un potere di controllo sull’ utilizzo degli spazi e ciò in virtù delle normative sui principi di gestione dei beni comunali;
  • La riconsegna dell’impianto sportivo avverrà ad impianto pulito e libero da persone e cose, all’uopo l’associazione sportiva comunicherà il nominativo del referente responsabile della partita di calcio/manifestazione;
  • Il bene é concesso in uso temporaneo/occasionale nello stato di fatto in cui si trova e dovrà essere riconsegnato nelle stesse condizioni salvo il normale deperimento di uso;
  • L’A.C. è esonerata da qualsiasi responsabilità relativa ai fatti che avverranno negli spazi occupati, prima, durante e dopo l’utilizzo da parte delle A.S.D. o società o richiedenti per eventi sportivi, e a questi riconducibili, come pure da qualsiasi responsabilità per danni a persone o cose in dipendenza dell’uso degli spazi;
  • Tutti i danni causati a cose ed a persone durante il rapporto di utilizzo e relativi allo stesso sono a carico degli utilizzatori;
  • L’affidatario risponde direttamente del proprio operato e di quello del suo personale, ovvero soci per qualsiasi danno, tenendo sollevata ed indenne l’Amministrazione Comunale medesima di ogni responsabilità al riguardo;
  • L’affidatario è l’unico responsabile del proprio operato e di quello dei vari addetti, per qualsivoglia danno o infortunio cagionato anche a terzi;
  • E’ fatto divieto, agli utilizzatori ed a chiunque altro ammesso in virtù dell’autorizzazione a fruire del campo sportivo e degli accessori, di espletare, sia all’interno che nelle adiacenze del campo, qualsiasi attività ed a qualsiasi titolo, che non sia strettamente conforme all’accordata autorizzazione; ogni uso diverso da quello autorizzato comporterà l’impossibilità di richieste future della struttura;
  • L’autorizzazione verrà concessa per ogni singola partita di calcio/evento/manifestazione sportiva, previo pagamento della tariffa di € 150,00 fino a un massimo di cinque ore di utilizzo della struttura, da versare alle casse comunali a mezzo bollettino postale, nonché al pagamento del deposito cauzionale, a garanzia di eventuali danni all’impianto, il cui valore sarà determinato di volta in volta in relazione al carattere ed alla tipologia delle attività e alla durata dell’assegnazione, tramite reversale emessa su richiesta dell’ufficio competente e sarà restituita al termine dell’utilizzo, previa verifica dello stato dei luoghi (art. 15 del Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi).

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