Real Albanova, l’ira del presidente Corvino: “Se ci costringono a lasciare Casal di Principe saremo pronti a denunciare l’Assessore. Ecco perchè non c’è sintonia con il Comune”



Pasquale Corvino

Tramontata l’ipotesi di poter rilevare il titolo del Gladiator, il presidente della Real Albanova Pasquale Corvino sta iniziando ad organizzare il prossimo campionato di Eccellenza. Il primo punto è sistemare le vicenda stadio. Un problema non di poco conto come testimonia il patron in una lunga intervista concessaci. “Per quanto riguarda la nostra presenza sul campo di Casal di principe da cui forse dipende anche la presenza di altre società all’interno del paese, posso solo dire che al più presto scriveremo al sindaco Natale illustrando il nostro pensiero e le nostre eventuali richieste, sempre nel rispetto della legalità e possibilità da parte di tutti di poter usufruire di uno stadio che è pubblico. Ho avuto contatti solo ed esclusivamente con l’Assessore allo sport di cui non posso che manifestare tutto il mio disappunto davanti ad una persona con cui io non riesco a esprimermi o lui non riesce a recepire. Il problema che noi abbiamo posto è che il campo di calcio di Casal di Principe, per poter essere chiamato tale per una squadra ambiziosa come la nostra, ha bisogno di una manutenzione che non può essere certo fatta dai custodi, bensì da società specializzate. Saremmo disponibili a sostenere le spese per questa manutenzione che costerebbe circa 30 mila euro all’anno. Questo però prevede che il campo non possa essere utilizzato da molte persone perché ne altererebbe la sua regolarità e porterebbe eventualmente, specialmente dopo un inverno piovoso, ad avere un campo di patate. Per noi sarebbe molto complicato poter giocare su questo campo perché significherebbe che molti calciatori andrebbero soggetti ad infortuni. Non diventerebbe più un campo lineare ma pieno di buche. Abbiamo poi chiesto all’Assessore la disponibilità a sostenere a nostra spese lempulizie dello stadio, ma senza nulla togliere al diritto di qualunque società lo voglia di poter utilizzare un bene pubblico. Saremmo anche stati disposti ad aumentare il pagamento della tassa sulle nostre partite purchè ci venga data questa possibilità Questo avrebbe portato un risparmio economico per il comune che non avrebbe più dovuto sostenere determinate spese, avrebbe incassato e ci avrebbe dato una mano per quelli che sono i nostri progetti per un riscatto del territorio di Casal di Principe. Io rappresento un’azienda privata, l’Assessore non rappresenta un’azienda sua bensì una pubblica alla quale, se dovesse essere responsabile di aver fatto spendere al comune costi maggiori per difendere qualche amico che deve giocare su quel campo scapoli contro ammogliati per la modica cifra di 17 euro, essendo un funzionario pubblico ne dovrà rispondere davanti alla Corte dei Conti per il danno creato in termini economici all’amministrazione comunale e per non essersi attivato per far risparmiare il proprio comune. In quel caso noi siamo pronti ad attivarci con una denuncia alla Corte dei Conti presso questo soggetto perché se il campo di Casale costa 100 mila euro in più all’anno e non potrà ospitare partite importanti, chiederemo alla Corte dei Conti che questi 100 mila li metta a carico dell’Assessore. Solo questa è la nostra richiesta e da questo siamo ostacolati giorno per giorno. Se l’Assessore vuole gli manderò la convenzione che il comune di Caserta dell’allora prefetto Nicolò fece per conto del Comune con la Casertana calcio che portò a un risparmio di circa 100 mila euro di spese e a un introito di circa 50 mila euro da parte del Comune. L’assessore così la potrà leggere rendendosi conto delle responsabilità che ha di eventuali scelte. L’Albanova è mia e io ne rispondo se viene promossa o retrocede e il Comune non è suo e lui ne risponde a livello amministrativo. Presenterò per iscritto una richiesta al Sindaco Natale con la speranza che possa essere presa in considerazione e se ciò no dovesse essere possibile per il veto di qualcuno faremo tutte le denunce possibili perché chi amministra la cosa pubblica deve fare gli interessi dell’azienda comune. Vorrà dire che se ciò non dovesse essere possibile faremo un bel manifesto dove spiegheremo le ragioni per le quali noi abbandoniamo Casal di Principe trasferendoci dove ci sarà un’amministrazione disposta a voler crescere e non organizzare partitella tra amici dell’Assessore. Aspetteremo che questo regime comunista che esiste oggi a causa di questo signore possa finire al più presto”.




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