Non è un sogno è la Juvecaserta!



La Juvecaserta vittoriosa a Desio (Foto Alida Filauro)
La Juvecaserta vittoriosa a Desio (Foto Alida Filauro)

Cinque su sette, 10 punti, terzo posto in coabitazione con Avellino, seconda vittoria esterna e Final Eight sempre più vicina: non è un sogno, è la Juvecaserta. Nella quarta trasferta lombarda, Caserta passa a Desio al termine di una partita non perfetta come quella con Trento, ma concreta. Dannatamente concreta. Da grande squadra verrebbe da dire: da formazione che sa quando colpire, nel momento della verità c’erano solo i bianconeri. Una vittoria sudata ma quanto pesa. Sosa (ricordate cosa dissi qualche settimana fa? Sì? Non sono un indovino, semplicemente capisco di basket) gioca una partita stellare, una ‘doppia doppia’ che zittisce tutte le voci incontrollate. Cincia, ormai, non fa più notizia ma non è giusto che non si prenda mai una copertina: se la merita Cincia, se la merita. Ognuno ha messo un mattone ma la palma di mvp va a…

WATT, CHE ENERGIA. Ai più era uno sconosciuto, io l’avevo visto in Bundesliga con la maglia dell’Alba e mi era sempre piaciuto. Lungo mobile, versatile, capace di giocare bene spalle a canestro, in post basso, più che onesta mano oltre l’arco, range di tiro ampio: signori cari, questa non è una sorpresa, ma una bellissima presa. Bravissima la Juvecaserta a dargli questa occasione ma parlare di sorpresa mi pare eccessivo. Intanto ce lo godiamo a Caserta, in barba agli altri.



IO RICORDO UN ALTRO KURTINAITIS. Ero piccino ma quel Juvecaserta-Zalgiris Kaunas l’ho vista dal parterre del Palamaggiò in mezzo ad una coltre di fumo e fumogeni degni della ‘Salonicco d’Italia’. In quello Zalgiris da sogno guidata da coach Garastas, oltre alla leggenda Sabonis, c’era una guardia bionda, dal capello improponibile, il classico baffetto ‘anni 80’, che amava crivellare le retine a suon di bombe. Era una sentenza. Questo, per me, è e resta Rimas Kurtinaitis e non questo coach in balia delle onde, incapace di girare una stagione, inerme davanti a questi secondi finali dove nessuno faceva fallo. Aridateme il vero Rimas, vi prego.

MALEDETTI BAT. Dopo Scott, anche Domercant vince la sua causa con la Juvecaserta per il mancato pagamento delle spettanze. Quello dell’americano bosniaco era un BAT ampiamente messo in conto visto che il patron Iavazzi ne ha parlato diverse volte del fatto che non avrebbe finito di pagare il giocatore; c’è questa strana e scorretta regola che permette ai club retrocessi di rivalersi sui giocatori Decurtando il 20% del compenso. Una porcheria, sia chiaro, ma la regola c’è. Quindi si sapeva come sarebbe andata a finire ma si crea un precedente.

VERITA’. Adesso il sogno Final Eight di Coppa Italia è veramente a portata di mano, anzi solo i bianconeri possono perderlo. Il calendario è favorevole (quattro gare al Palamaggiò) e basterebbero tre vittorie da qui alla fine del girone d’andata per staccare il biglietto per Rimini. Alcuni stanno già guardando gli alberghi e fanno bene. Nel dubbio butto un occhio anche io. Fatelo anche voi perché, qualora la Juve riuscisse a partecipare (per la seconda volta nella sua storia) a questa competizione, sarebbe fighissimo vedere tanti vessilli bianconeri in Riviera. Se lo merita la squadra, se lo merita il popolo casertano.


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