La FIN sbatte la porta in faccia al Volturno



Doccia fredda per il Volturno

Non è venuto fuori niente di buono per il Volturno dall’incontro di venerdì scorso tra la società rappresentata da patron Tatavitto e coach Napolitano e la FIN, nella persona del presidente Barelli per discutere della posizione del team sammaritano in merito all’iscrizione alla Serie A1 di pallanuoto in rosa, avvenuta regolarmente, ma con una situazione particolare venutasi a creare nel massimo campionato femminile. Nessun ripensamento sulla formula del campionato che è e rimarrà a 10 squadre, anche se attualmente ne sono iscritte 11, tra cui figura la Pro Recco che con un escamotage tornerà ad essere Rapallo, con una bella forzatura del regolamento federale, a quanto pare. Nella lista delle 10 squadre sarà presente anche l’Ortigia Siracusa che è risultata regolarmente iscritta, dopo aver rifiutato il ripescaggio per il posto lasciato vacante dalla fusione delle due compagini fiorentine nel Firenza Pallanuoto. E dire che il Volturno fu invitato dalla Federazione a firmare il documento della prossima Serie A1 femminile, dopo la rinuncia del team aretuseo del presidente Marotta e a presentare tutto il necessario (fideiussione e versamenti inclusi) per l’iscrizione. Il Consiglio Federale, quindi, ratificherà venerdì la lista delle iscritte, tra cui non figurerà il Volturno che ripartirà dalla Serie A2.  In pratica, dopo le tante decisioni incomprensibili da parte della Federnuoto negli ultimi anni si è deciso di continuare su questa linea di coerenza autolesionista con la preclusione totale di trovare la soluzione più logica e che ha dei precedenti più illustri nella storia dello sport, cosa che avrebbe quantomeno salvato la faccia alla federazione. “Il silenzio di queste settimane non faceva presagire nulla di positivo ed infatti l’incontro a Roma con Barelli ci ha tolto tutte le speranze – commenta così l’incontro coach Napolitano – e non credo che a questo punto ci siano tempi e modi per ricorsi o cose del genere. Pur essendo una decisione che non è per niente sportiva, la accettiamo così come avevamo accolto la retrocessione sul campo, prima che ci illudessero e ci facessero iscrivere in A1. Non vogliono allargare la A1 e quindi ci toccherà ripartire dalla A2. Il Volturno – conclude Napolitano- continuerà ad operare per fare sport e per diffondere la pallanuoto normalmente, anche se resta qualche rimpianto per la gestione della situazione”. Pazienza, ma almeno l’assurda telenovela dell’estate che si è prolungata oltremodo è giunta ad una conclusione, seppur amara. Ora meglio mettersi a lavorare sul mercato per tornarci in A1 al più presto e dalla porta principale, Federazione o non Federazione. 




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