GLADIATOR, PER VARELA CAPRIOLE DA PRO. È tornato devastante, vicino il record di reti in una stagione



Muhamed Varela Djamanca (foto Alessandro Sanna)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Capriole. Come quelle che i tifosi del Gladiator si stanno abituando a vedere ogni domenica ed anche ieri a Cassino, dopo la doppietta decisiva per il blitz al “Salveti”. L’esultanza circense è il massimo della felicità per Muhamed Varela Djamanca che festeggia dopo ogni goal con un gesto che molti hanno iniziato a conoscere con l’ex stella dell’Inter Obafemi Martins. L’atleta portoghese, di origini della Guinea Bissau, è tornato devastante come ad inizio anno e sta correndo spedito verso il record di reti in una stagione.

LA MEDIA. La passata annata col Lanusei ha siglato 13 reti in 32 gare, mentre ora, con cinque giornate ancora da disputare, è già a 12 sigilli, a cui si aggiungono i 6 assist. Già la media stagionale è nettamente migliorata, con 12 reti in 21 gare (calcolatrice alla mano, una percentuale di un goal ogni 133 minuti, quindi una partita e mezza). Peccato per le otto partite saltate e due mesi fuori per il doppio infortunio, altrimenti ora si starebbe parlando di una stagione incontenibile: nonostante ciò, sono bastati 6 mesi al Cosenza per volerlo portare in Serie B. A gennaio i neroazzurri sono riusciti a convincerlo ma a giugno trattenerlo sarà più difficile: di certo i tifosi desiderano la sua riconferma perché sono consapevoli dell’enorme qualità di un ragazzo che, a 24 anni, ha tutta la vita calcistica davanti a sè.



LA CONSACRAZIONE. Il Gladiator vola sulle sue ali e dei tanti calciatori che, guidati dal condottiero Teore Grimaldi, hanno dato vita ad un 2022 spettacolare. Anche il talento scuola Sporting Club sta giovando del lavoro del nuovo tecnico, così come ad inizio anno aveva raccolto tanto con la partenza positiva di Alessio Martino. Tra allora ed oggi sono una costante le sue capriole. Prima dello slancio e della coordinazione a volo la terra sotto ai piedi appartiene alla Serie D, ma dopo l’acrobazia il mondo va sottosopra ed avvicina qualcosa in più: la definitiva consacrazione nel professionismo.


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