GLI EROI. Santoro calciatore valoroso in ospedale: “Fa male vedere la sofferenza, mi rincuorano i miglioramenti dei contagiati. Calcio? Commosso…



Michele Santoro con la mascherina

SIENA – Sono tantissime le persone che ogni giorno scendono in campo per combattere la battaglia contro il Covid-19: medici, infermieri, operatori socio sanitari. Uno di questi è Michele Santoro, attaccante classe ’91 della Polisportiva Puglianello. Santoro infatti attualmente lavora all’ “Azienda Ospedaliera Universitaria Senese” (Santa Maria Le Scotte di Siena) nel reparto di Cardiologia e Utic. L’esterno alto sta toccando con mano l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro paese. Il bomber marcianisano espone il suo pensiero sul Covid 19-, parla delle emozioni che caratterizzano questo momento particolare e si sofferma anche sui bei ricordi legati al mondo del calcio.

VIVERE DALL’INTERNO L’EMERGENZA. Santoro parla dell’attuale situazione sanitaria che sta vivendo a Siena: “Non è facile stare dentro a questa situazione. C’è panico, ansia, stress ed anche la paura di essere contagiato. Ciò che mi fa sentire meglio però è magari vedere un paziente migliorare, far parte di un’equipe ed essere una figura di riferimento in questo momento di difficoltà. Sono innamorato del mio lavoro, io ho scelto lui e lui ha scelto me. Tutto questo mi gratifica e mi da la forza nonostante il grande disagio che ha portato con sè questo virus”. 



BILANCIO ATTUALE DEI CONTAGI ALL’AZIENDA OSPEDALIERA SENESE. L’attaccante espone un sommario bilancio dei contagiati nell’ospedale dove è in forza: “Sono attualmente 15 i contagiati, fortunatamente nessun deceduto. Tutti i pazienti sono comunque in prognosi riservata”. 

LE EMOZIONI CHE CARATTERIZZANO QUESTI MOMENTI.  Il marcianisano spiega quanto fa male vedere determinati quadri clinici: “Fa male. Anche solo guardare da dietro ad un vetro, magari senza toccare o parlare con il paziente fa male, senti la sofferenza. Fa male veder portare via qualcuno in un sacco nero, pensare che verrà ridotto in cenere. Fa davvero male”. 

UN FARMACO PER SCONFIGGERE IL COVID-19. L’Operatore Socio Sanitario espone il suo punto di vista sul farmaco sperimentale, il Tocilizumab,  di cui si parla tantissimo negli ultimi giorni: “Per ora è sperimentale, ci vorrà tempo per trovare un reale rimedio. L’unica cosa che si può fare è restare a casa per evitare il più possibile i contagi. Il numero cresce vertiginosamente, qui in Toscana siamo arrivati a 2000 contagi”. 

EROI CHE COMBATTONO OGNI GIORNO. Sono tantissimi gli attestati di stima rivolti dall’intera popolazione per tutte le persone che combattono ogni giorno, Santoro è commosso da tutto ciò: “E’ bellissimo, non posso nascondere l’emozione. Noi però non siamo eroi, questo è il nostro lavoro, lo facciamo tutti i giorni con tanto cuore e tanta professionalità, anche oltre il Covid-19”. 

Michele Santoro

IL RITORNO IN CAMPANIA E NEL RETTANGOLO VERDE. Casa è sempre casa: Michele Santoro parla del suo ritorno in Campania e delle emozioni che caratterizzeranno il suo ritorno in campo: “La Campania è la mia terra, il calcio la mia vita. Non vedo l’ora di tornare a casa per riabbracciare la mia famiglia ed i miei compagni di squadra. Il solo pensiero di ritornare in campo mi fa venire la pelle d’oca, speriamo torni al più presto tutto alla normalità”. 

SOSPENSIONE/ANNULLAMENTO DEL CAMPIONATO. Gli effetti del Covid-19 sul calcio sono stati tanti ed il futuro è ancora incerto. Il goleador dice la sua: “E’ una causa più che giusta per fermare tutto. Capisco i sacrifici fatti da calciatori e società varie ma qui si parla di salute e non c’è cosa più importante. E’ stato meglio fermare tutto per limitare i danni. Secondo me, considerando la situazione attuale, prenderanno seriamente in considerazione l’idea dell’annullamento”. 

RICORDI LEGATI AL MONDO DEL CALCIO. In questi momenti c’è un estremo bisogno di pensieri e ricordi felici, Santoro commosso ricorda uno dei momenti più belli da lui vissuti nel mondo del calcio: “Non potrò mai dimenticare l’emozione della vittoria del campionato di Prima Categoria tramite i play-off con la mia Polisportiva Puglianello lo scorso anno calcistico”.

UN MESSAGGIO PER TUTTI. L’attaccante conclude con un messaggio per tutti i lettori: “Esattamente come prima di entrare in campo: ti abbracci con i compagni e tutti insieme si urla a gran voce il proprio motto. Dobbiamo combattere tutti insieme, per noi stessi e per i nostri “compagni di squadra”. Restiamo a casa ed uniti, tutti insieme possiamo vincere, siamo tutti una grande squadra, possiamo farcela!”


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