Tuttocuoio, la tranquillità di mister Fiasconi: “A Caserta per fare il meglio possibile. Non dovevamo neppure essere in Tim Cup…”



Mister Luca Fiasconi
Mister Luca Fiasconi

Ha preso il posto di Cristiano Lucarelli a due giornate dalla fine dello scorso campionato. Luca Fiasconi ha così iniziato la sua carriera da allenatore in Lega Pro passando dal settore giovanile del Tuttocuoio. E il club neroverde contenderà domenica il passaggio al secondo turno di Tim Cup alla Casertana. Il mister è assolutamente sincero e ammette: “Non dovevamo neppure esserci in Tim Cup perché alcuni club non si sono iscritti ed è toccato a noi. Siamo stati avvertiti la scorsa settimana ed eccoci in campo pur avendo iniziato soltanto domenica 24 luglio. In questo periodo i carichi di lavoro sono alti, ma è una partita ufficiale e con i giocatori a nostra disposizione proveremo a fare il meglio possibile. Stessa cosa per i nostri avversari che come noi hanno pochi allenamenti nelle gambe, non saremo al 100% ma l’importante è non farsi male. Ci saranno tanti ragazzi al debutto da entrambe le parti. Ci sarà il massimo impegno ma sarà impossibile essere pronti e avere un’intensità alta”. Un problema in più sarà l’orario. Calcio d’inizio alle ore 15 con temperature oltre i 34°. “E’ una difficoltà maggiore per tutti, farà gran caldo e si perderanno molte energie. Logisticamente forse per noi è meglio vista la trasferta così lontana perchè dopo avremo la possibilità di tornare in ritiro e allenarci già lunedì. Se avessimo giocato alle 20.30 sarebbe stato più complicato perdendo l’intera giornata successiva”. Per lui grande occasione e il battesimo arriverà contro un club blasonato seppur in fase di riassetto tecnico. “E’ vero – confermo – avrò l’opportunità di allenare in Lega Pro e sono molto motivato. La Casertana l’ho seguita anche l’anno scorso ed era un vero e proprio squadrone. Hanno superato i problemi societari, ma in rosa ci sono giocatori importanti, di spessore e anche molto esperti. Noi ce la giocheremo, inutile sottolinearlo perchè accedere al turno successivo sarebbe un prestigioso. Ma siamo a lavoro da sei giorni e non possiamo chiedere ‘impossibile a questi ragazzi”.




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