Il dormiglione che in campo fa canestro: alla scoperta di Muhammad El-Amin, la nuova guardia bianconera



El-AminMuhammad El-Amin, professione cestista, il suo motto è “gioco per vincere”. La mamma, Tonja, è la persona che lo “rende un buon giocatore” – garantisce lui stesso – e che lo ispira nella vita. A qualcuno ricorda Timmy Bowers, recente conoscenza bianconera, per il suo modo di correre e di schiacciare.

High school in Michigan all’Holt, poi il college prima al Lansing e successivamente allo Stony Brook. Fino al 2010, quando – dopo aver segnato parecchi punti, 18 di media – viene nominato giocatore dell’anno dell’America East Conference da Sporting News. Poi il salto oltreoceano: Ungheria, Israele e anche Italia con la casacca di Ferentino in Legadue. E Grecia, fino a un paio di mesi fa, dove è stato inserito nel quintetto dei migliori stranieri della coppa nazionale. E’ lui la nuova guardia extracomunitaria della JuveCaserta. Dovrà dividere i minuti con Daniele Cinciarini.



El-Amin è un jolly: esterno tiratore, grande apertura di braccia, schiaccia con facilità, ruba palloni in difesa, sa palleggiare. Può coprire più ruoli. Da poco 28enne, è ancora in tempo per costruirsi una carriera in Serie A. O almeno provarci. Perché se è vero che Muhammad ha sempre saputo far canestro nelle varie esperienze che ha avuto, è altrettanto vero che bisogna capire dove queste esperienze sono maturate. Perché fare canestro in Italia non è semplice come fare canestro altrove. Per conferma citofonare Gaines Frank e chiedere.

Una caratteristica: si addormenta facilmente, anche durante le riunioni di squadra. Così lasciano intendere da Ferentino, dove ha avuto la sua prima e fin qui unica esperienza italiana. Potrà non essere titolare – partirà presumibilmente dalla panchina – ma giocherà sia da guardia che da tre, ad esempio in un quintetto “piccolo” con Downs da quattro. E all’occorrenza mettere i tiri pesanti, anche dal palleggio. Un altro tassello importante per i bianconeri, che ora aspettano di conoscere i nomi del playmaker e dell’ala grande.


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