Ricciardi traccia il bilancio: “Sessa è un’isola felice. Futuro? Ho già incontrato il presidente…”



Riccardo Ricciardi e Fausto Russo (foto Francesco Mazzitello)
Riccardo Ricciardi e Fausto Russo (foto Francesco Mazzitello)

A quasi una settimana di distanza dalla partita persa al ‘Conte’ di Mondragone con la Vibonese, torna a parlare il tecnico della Sessana, Riccardo Ricciardi e lo fa facendo riferimento sia alla stagione appena conclusa si al futuro prossimo.

Delusione finale. Perdere a 4 minuti dal termine del secondo tempo supplementare non è mai facile, resta quindi la delusione che ancora emerge dalle parole di mister Ricciardi: “Grande rammarico per come si era messa la partita, nel miglior momento del 2° tempo supplementare abbiamo preso un gol evitabilissimo, l’obiettivo a 3 minuti dalla fine era arrivare a fare i calci di rigore, dove noi avevamo la fortuna di avere Ciontoli che fa la differenza. Purtroppo non è andata così accettiamo il verdetto del campo. Voglio comunque sottolineare l’ottima squadra che abbiamo affrontato molto positiva come individualità e organizzazione di gioco. Riguardando le partite  tra andata e  ritorno dalle immagini, non mi sembra che ci hanno messo in difficoltà, le loro occasioni nella partita di Mondragone sono nate tutte da nostri errori e mai per bravura loro. Potevamo fare qualcosa in più a Vibo sicuramente, in inferiorità loro si sono chiusi dietro e noi invece di far circolare velocemente la palla ed avere pazienza abbiamo fatto lanci lunghi alla ricerca delle punte in area, praticamente abbiamo fatto il loro gioco avendo Bertini e Ferraro di notevole statura”.



Bilancio della stagione. Bilancio più che positivo, la squadra è nata ed è stata accompagnata sempre da polemiche (non da tutti naturalmente) riguardo gli elementi che avevamo in rosa (troppo vecchi, inesperti della categoria ecc. ecc.) più la poca esperienza nella categoria della mia persona; potrei rispondere banalmente ‘contano i numeri’ ma voglio entrare e dare merito a chi ha creduto  e si è fidato in me, il presidente Vrola, facendomi gestire insieme a lui la campagna acquisti, così come è andata, senza dilapidare capitali, la politica del presidente è stata chiara dal primo giorno e alla luce dei fatti oggi, possiamo solo essere contenti. Si parlava di essere una squadra sorpresa del campionato, cercare  di valorizzare quanti più giovani del territorio. A mio modesto parere abbiamo raggiunto entrambi gli obiettivi, anzim domenica vedendo la tribuna a Mondragone ho realizzato davvero cosa siamo riusciti a fare quest’anno. Per fare il salto di categoria era importante avere un  giusto ricambio in organico specialmente nel periodo dove abbiamo avuto un leggero calo fisico, e quindi di difficoltà; la squadra ha fatto un girone di andata entusiasmante, impensabile mantenere quei ritmi (12 vittorie 1 pareggio), in quel periodo vuoi per nostro demerito e molto per merito della Turris abbiamo dilapidato il vantaggio che si era creato”.

Futuro. Terminata questa lunga stagione si comincia a pensare alla prossima. Il tecnico cellolese si è incontrato con la società gialloblù ma al momento ancora non è certo chi siederà il prossimo anno sulla panchina aurunca: “Ho ancora le ferite aperte di come si è concluso, io ci credevo da morire, come me penso gran parte della tribuna di  domenica, mi veniva da piangere; quando abbiamo preso gol c’è stato un attimo di silenzio assoluto, devastante. Mi piacerebbe continuare l’avventura a Sessa, chi non vorrebbe, la società è seria, pagano i giocatori puntualmente, ti devi preoccupare solo di fare l’allenatore, certo se ci fosse la possibilità di avere un campo tutto nostro dove poter giocare ed allenarsi allora sarebbe veramente il top, mi sembra che anche questo problema si stia risolvendo comunque. Ho  avuto un contatto col presidente, vediamo il suo pensiero, lo conosco da tanto immagino che voglia ripartire alla grande, è come me, non ama lasciare le cose a metà…. Ti confido che ho avuto telefonate da altre società (fa piacere perché vuol dire che abbiamo fatto tutti bene), ma la priorità va a chi ha creduto in me l’anno scorso affidandomi una squadra così importante, la serietà e la riconoscenza sono una parte vitale dei miei canoni di vita”.

Possibilità di ripescaggio. L’inchiesta ‘Dirty Soccer’ incombe sulla testa di molte società di Lega Pro e Serie D, per cui potrebbe scatenarsi una reazione a catena con eventualità di ripescaggio anche per la Sessana: “C’è grande confusione in Federazione, penso comunque che sarà un estate caldissima e piena di sorprese, troppe squadre coinvolte in combine, società non finanziariamente apposto, io me lo auguro, sarebbe un giusto riconoscimento per tutto quello fatto quest’anno noi come società ma soprattutto per gli enormi sacrifici che tutto il popolo sessano ha dovuto affrontare, praticamente sono venuti sempre in trasferta”.

Popolo gialloblù. Non poteva mancare un accenno al grande sostegno e amore per la maglia mostrato dai tifosi aurunci: “Una sola parola per descrivere i nostri tifosi… Unici!!! Ho letto i commenti sul sito della Vibonese, solo parole di ringraziamento per lo spettacolo offerto e per l’accoglienza;  la cosa che mi ha colpito di più è che le nostre partite vengono seguite da intere famiglie, di ogni età, in Calabria ho visto persone di 60/70 anni fare il tifo dopo aver fatto 8 ore di pullman, incredibile. Per non parlare dei bambini, domenica – continua il tecnico ex Vitulazio – sono entrati nello spogliatoio nel pre partita avevano gli occhi della felicità, questa è l’essenza del calcio, essere esempi e  portavoce di gesti positivi che portano avanti il nome di Sessa Aurunca e del nostro territorio così puntualmente martoriato, noi siamo comunque un’isola felice”.

Amore per la maglia. Mister Ricciardi conclude raccontando le sensazioni personali e i complimenti speciali ricevuti nel post partita con la Vibonese: “Io sono un passionale, vivo di calcio (non economicamente); i desideri sono gli stessi di quando ero bambino, cioè  quello di andare più avanti possibile nelle categorie e di divertirmi, perché il calcio è divertimento, magari insieme alla Sessana, chissà… Voglio però, se permetti, citare una persona che tra i tanti sms che mi sono arrivati nel dopopartita di domenica mi ha dimostrato con affetto tutta la sua saggezza e riconoscenza. Parlo di Salvatore Mennillo, persona squisita, che ho avuto l’onore di sostituire per sua scelta sulla panchina della Sessana; sono quei gesti che ti fanno capire cosa realmente siamo riusciti qui tutti insieme. Come ho già detto alla squadra nel post partita ribadisco un concetto importante: ABBIAMO VINTO, ABBIAMO VINTO TUTTI, non abbiamo titoli da esporre in bacheca, ma abbiamo qualcosa che vale più di qualsiasi altro trofeo, L’AMORE dimostrato per questa maglia!!!


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