L’Aversa via dal ‘Bisceglia, Spezzaferri: “Siamo nel giusto e vi spiego perchè. Se ci vietano Trentola Ducenta consegno il titolo al Comune”



Una veduta del 'Bisceglia'
Una veduta del ‘Bisceglia’

Nell’edizione odierna del Mattino, il collega Giovanni Rosselli pone l’accento sulla vicenda dello stadio ‘Bisceglia’ che ha rovinato i rapporti tra il club e l’Amministrazione comunale. L’Aversa Normanna abbandona il tavolo con il Comune e di fatto lascia il Bisceglia. Il presidente Spezzaferri non ha accolto le proposte fatte dal sindaco De Cristofaro e dall’assessore allo sport Oliva che con il dirigente Guarino erano seduti al tavolo con i legali della società. Due le proposte fatte dall’Amministrazione: in primis l’Aversa avrebbe dovuto riconoscere il debito e chiedere un rateizzo delle somme relative ai costi dell’energia elettrica per gli anni pregressi, fermo restando la verifica degli eventuali crediti richiesti dalla società di Spezzaferri per i lavori di manutenzione straordinaria effettuati negli anni e non rientranti nella convenzione e continuare a utilizzare il Bisceglia. La seconda prevede la richiesta da parte della società di via Riverso all’utilizzo della struttura comunale per le gare interne e la rifinitura, previo il pagamento del fitto che nel Consiglio di lunedì è stato fissato a 75 euro all’ora, così come per tutte le strutture sportive comunali, fermo restando la verifica dei costi.

Il presidente Spezzaferri
Il presidente Spezzaferri

«Non riconosco il debito – dice il presidente – perché abbiamo fatto dei lavori straordinari alla struttura non previsti dalla convenzione che vanno ben oltre agli importi richiesti. Ma il problema non è questo perché c’era un accordo verbale con le precedenti amministrazioni in cui noi ci accollavamo determinati lavori e l’amministrazione continuava a pagare i consumi di energia. Inoltre anche le modalità sono sbagliate, perché la stessa convenzione prevede che in caso di controversie le parti avrebbero cercato di trovare accordi in via bonaria e non arrivare direttamente alla sospensione della concessione. Riteniamo di essere nel giusto anche perché non capiamo come mai in tanti anni, se eravamo debitori, nessuno ci ha chiesto nulla, compreso il commissario prefettizio. Ora chiederemo un po’ di tempo per prendere tutte le nostre cose. Chiederemo alla Lega – conclude Spezzaferri – la possibilità di giocare a Trentola Ducenta previa verifica di tutte le autorizzazioni. Altrimenti dobbiamo trovare un’altra situazione salvo che non decida di consegnare il titolo nelle mani del Comune».




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