La costruzione della Juve parte dalla base italiana



Claudio Tommasini, da lui potrebbe ripartire la nuova Juve (Foto Filauro)
Claudio Tommasini, da lui potrebbe ripartire la nuova Juve (Foto Filauro)

A giugno comincerà veramente a delinearsi il futuro della Juvecaserta. Se dal punto di vista societario, ormai, i giochi sono fatti coi pieni poteri conseguiti dal proprietario Lello Iavazzi, ben diversa è la situazione del roster per la prossima stagione agonistica. Il popolo casertano, intanto, aspetta di conoscere i primi movimenti reali del roster. L’importanza di costruire una squadra di categoria deve essere la priorità assoluta: già in passato Caserta ha compiuto il grave errore di formare roster con giocatori di qualità ma non adatti al campionato di competenza. Rifarlo oggi sarebbe un disastro ma la conferma di Enzo Esposito è un segnale di grande saggezza sia per l’indubbia bravura dell’allenatore sia per la sua conoscenza della seconda lega italiana avendola vissuta ai tempi di Imola. Qualche giocatore, già in organico, utile alla causa c’è e ci si potrebbe puntare: primo tra tutti Claudio Tommasini che, sotto la guida di Esposito, ha cominciato un processo di crescita interessante. La LegaDue potrebbe essere la sua dimensione più consona anche se in serie A ha disputato partite più che onorevoli. Visto che sarà possibile avere solo due extracomunitari in rosa (senza possibilità di errore visto che saranno disponibili solo due ‘pass’ per gli americani in tutta la stagione) sarà fondamentale creare un nucleo solido di italiani. Tessitori è un altro nome particolarmente caldo: ha diverse squadre di LegaDue pronte a dargli una chance ma anche Caserta potrebbe scommettere forte sul prodotto del vivaio della Virtus Siena.




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